Minacce al bimbo marocchino. Giudice caccia la vicina

Creato il 15 novembre 2012 da Micheletallone @michele_tallone
«Bastardi marocchini, sporchi, andate via», «Puzzate!» e ancora «Tornatevene a casa» oppure «Vi odio, andate via!». Queste sono solamente alcune delle frasi con cui Maria Santa Lercara, 51 anni torinese di origine palermitana, apostrofava quasi tutti i giorni una famiglia di immigrati marocchini che abitava sullo stesso ballatoio in via Ascoli 3 a Torino.
Oltre a questi apprezzamenti verbali poco gentili (per usare un eufemismo), si era anche data da fare, assieme al marito, in ogni modo: aspettava che il figlio maggiore della famiglia - Ilias, 7 anni - passasse di fronte alla sua abitazione per sbucare da dietro la tenda mimando con l'indice il segno del taglio della gola o aizzandogli contro il cane, versavano secchiate d'acqua in testa alla madre quando questa si trovava nel cortile o percuotevano energicamente il muro che divideva i due appartamenti svegliando di continuo la piccola della coppia marocchina.
Il bambino marocchino, dopo qualche tempo, ha cominciato a mostrare alcuni disturbi come incubi notturni, difficoltà ad addormentarsi e tornando a fare la pipì a letto, tanto che i genitori hanno deciso di trasferirsi in un altro appartamento dopo aver denunciato la coppia italiana.
Il pm Francesco Saverio Pelosi ha ricavato testimonianze confermanti il crudele stalking della coppia, non nuove a simili atti. Il gip Luisa Ferracane ha allontanato la donna da via Ascoli e lo stesso provvedimento verrà adottato anche nei confronti del marito in modo che la famiglia marocchina possa rientrare al più presto nella propria casa.

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