Minatori cileni paragonati ai gieffini

Creato il 23 ottobre 2010 da Dejavu
Ricordo ancora una vecchia puntata di "Uno contro tutti" al Maurizio Costanzo Show. Si parla dell'ormai lontano 2000. Ospite una conturbante Marina La Rosa, la vincitrice morale assieme al compianto Pietro Taricone del "Grande Fratello 1" che veniva torchiata dalla platea vip del teatro Parioli in Roma.
Parlava della sofferenza nello stare rinchiusi per quasi 100 giorni in una casa insieme a dei perfetti sconosciuti al che il caustico e algido Tiberio Timperi le fece notare che la sofferenza è una parola che sarebbe meglio lasciare ai minatori rinchiusi nelle cave.
Porca paletta! Il Timperi è meglio di Branco, l'uomo delle stelle. Passa una decina d'anni e Cesara Bonamici lancia un servizio nel quale, in modo assolutamente inopportuno,  paragona la liberazione dei minatori cileni all'uscita dalla porta rossa dei concorrenti del "Grande Fratello". Ma ricordo altrettanto bene un sondaggio, lanciato dall'allora direttore del Tg5 Enrico Mentana sull'opportunità o meno di parlare del GF nel corso del telegiornale. Vinse un netto "no" che a quanto pare servì solo a ingrassare le casse di un televoto. I 33 poveretti sono rimasti per quasi 2 mesi a 700 metri di profondità nelle viscere della Terra con il timore di vivere episodi di cannibalismo pur di sopravvivere in condizioni estreme. Dobbiamo aspettarci che il concorrente Andrea Cocco riduca in sushi lo gigolò che assomiglia a Cristiano Malgioglio? 

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