C’è molto di piu’ del mare e del sole del Salento in Puglia, c’è molto di piu’. Ci sono incantevoli distese di trulli immersi nelle campagne tra Locorotondo, Martina Franca e Cisternino, meglio nota come Valle d’Itria. E c’è anche un territorio poco conosciuto ai piu’: l’Alta Murgia.
Tra le perle dell’Alta Murgia, nel territorio compreso fra la provincia di Bari e la Bat (Barletta-Andria-Trani), ci sono Altamura, Gravina, Ruvo, Spinazzola e Toritto. Ma a brillare più delle altre è Minervino Murge: un paesino, arroccato su un piccolo monte, che poi tanto paesino non e’, e che domina, incontrastato, un’enorme distesa di coltivazioni e di costruzioni tipiche della zona.
No, non si tratta solo di “sponsorizzare” una terra poco nota fuori dalla Puglia, ma di far conoscere anche a chi la Puglia la vive ogni giorno, realta’ “classificate” come rurali, isolate o peggio arretrate! Borghi considerati di serie B, che invece, di serie B non sono affatto!
Un esempio, per tutti, Minervino Murge è emblema di civilta’ e di accoglienza, di evoluzione: un contenitore di tradizioni contadine, culinarie, culturali che nulla hanno da invidiare alla piu’ celebre Valle d’Itria o al Salento.
Sarebbe perfino troppo facile, tra i paesi dell’Alta Murgia, parlare della piu’ nota Altamura (anche grazie al suo celeberrimo pane) o di Gravina con la sua particolare conformazione territoriale: le gravine appunto. Invece, parliamo di Minervino, con i suoi secoli di storia, e con i suoi vicoletti intrecciati accanto del centro storico, la cosiddetta “scesciola”, arroccato su una collina.
Insomma, una cittadina tutta da scoprire: dalle prelibatezze culinarie (u’ cutturidd, tipica pietanza a base di agnello rape e pomodorini, la salsiccia di maiale a punta di coltello, i funghi cardoncelli, etc.), alla tradizione ed alla storia che si respira nei vicoletti, quasi un labirinto dove e’ preferibile farsi guidare da qualcuno del posto per evitare di perdersi. E poi le tante chiese antiche, tante per un paese cosi’ piccolo, il corso principale che lo attraversa e che e’ tutto un programma; memorie dei tempi che furono e, dove, tipico dei centri della provincia, dominano le insegne dei bar, delle farmacie e, dulcis in fundo, delle sedi di partito. Non manca tanta cordialita’ per nulla scontata in un paese dell’entroterra, un paese vitale, invece, capace di affascinare anche i piu’ diffidenti, pugliesi e non. Perche’ la Puglia non e’ solo Salento!
Celeste Morea