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Minestra del pastore, detta anche 'minestra di Fio': la tradizione che assume nuove identità

Da La Cuocherellona
Minestra del pastore, detta anche 'minestra di Fio': la tradizione che assume nuove identitàSono cresciuta con questa minestra nel piatto molte e molte volte. Una delle meravigliose tradizioni della cucina abruzzese che mio padre ha portato nel nostro quotidiano. Prepararla era un motivo di convivialità: ci si sedeva, insieme, ad impastare le polpettine e a farle, con meticolosa precisione. Perché per papà si era sempre un passo indietro dalla perfezione e.... "le mie sono migliori". E i dadini della scamorza troppo grandi, sempre troppo grandi. E le uova? Così irregolari? Poi ci si sedeva a tavola e, come ogni volta in cui lui maneggiava gli ingredienti, era consuetudine che enfatizzasse la bontà del piatto con un'esclamazione che..... adesso mi manca da morire. "Sono proprio stato bravo!!!". E si rideva sempre, tutti insieme.
Questa minestra per me è tutto questo. E' un insieme di sapori che sono quelli di famiglia. E' l'insieme di ricordi, di momenti vissuti insieme, di sorrisi, di gioia.
Ho preparato questa minestra, che solo grazie ad una ritrovata zia (uno dei grandi regali di papà dopo la sua partenza) ho scoperto chiamarsi minestra del pastore, per una cara amica. Fiorenza. A cena da lei, io mi diverto a preparare piatti insoliti, che non ha mai assaggiato. E, talvolta, mi cimento in sperimentazioni! Tanto che.... "E' un esperimento?", mi ha chesto ^_^ Non questa volta. E' una minestra calda, affettuosamente avvolgente e ricchissima. L'assaggio è stato un successo, tanto che.... "la chiami minestra della Fio?".
Così ve la propongo con le sue radici nelle tradizioni e le nuove gemme sbocciate nell'incontro e nella conquista di nuovi palati. Ho utilizzato un brodo di pollo, laddove se ne usava una versione più intensa, ed ho omesso, per puro gusto personale, i crostini di pane. Per papà non sarà la stessa cosa, ne sono certa, ma sono anche convinta che avrà piacevolmente assaggiato insieme a me, e pensato "le polpettine sono troppo grandi" tra i suoi sorrisetti sarcastici. Ma questa volta..... va bene così ^_^
Ingredienti
500 g di scarola
1 l di brodo di carne (per me di pollo)
200 g di scamorza
230 g di tritata di vitello
2 uova
olio evo
Minestra del pastore, detta anche 'minestra di Fio': la tradizione che assume nuove identitàsale rosa dell'Himalaya
pepe
noce moscata
Mettete a bagno la scarola e lavatela accuratamente. Tagliatele foglie in listarelle non troppo piccole e trasferitele in una padella calda, con un po' di olio. Salate a piacere e lasciate che appassisca, senza farla cuocere troppo. Saranno sufficienti circa 5 minuti di cottura.
Minestra del pastore, detta anche 'minestra di Fio': la tradizione che assume nuove identitàMettete le uova in acqua e fatele bollire, fino a farle diventare sode. Lasciatele raffreddare. Nel frattempo tagliate la scamorza in dadini piccoli. Metteteli in un contenitore e conservateli da parte.
Minestra del pastore, detta anche 'minestra di Fio': la tradizione che assume nuove identitàSgusciate le uova e tagliate anch'esse a dadini delle stesse dimensioni della scamorza. Conservate anche queste in un contenitore.
Minestra del pastore, detta anche 'minestra di Fio': la tradizione che assume nuove identità   Minestra del pastore, detta anche 'minestra di Fio': la tradizione che assume nuove identitàPassate alla preparazione delle polpettine. Versate la tritata in una ciotola, unite il sale rosa, il pepe e la noce moscata. Io non ho unito ulteriori uova.
Impastate tutto co cura, in modo che venga amalgamato tutto perfettamente. Prendete ora poco impasto alla volta e create delle polpettine piccole e compatte. Ovviamente più saranno piccole e più saranno perfette. Fate in modo di sentire la vocina di papà e tutto vi risulterà più facile ^_^ Le sue preferite erano quelle di un centimetro al massimo di raggio ^_^ Siete avvisati!!!!
Minestra del pastore, detta anche 'minestra di Fio': la tradizione che assume nuove identitàScaldate un cucchiaio di olio in una padella e fate cuocere le polpettine, facendole saltare continuamente, in modo da cuocerle in maniera uniforme. Fatele dorare bene, quindi trasferitele su un foglio di carta assorbente, in modo che tutto l'olio venga assorbito.
Minestra del pastore, detta anche 'minestra di Fio': la tradizione che assume nuove identitàScaldate, a questo punto, il brodo.
Unitevi la scarola e lasciatela insaporire per una decina di minuti.
Quando sarà bello fumante, versate un paio di mestoli di brodo in una cocottina e servite.
Lasciate che ogni commensale unisca scamorza, uovo e polpettine a piacere. Il formaggio inizierà a sciogliersi e l'insieme di sapori e consistenze vi avvolgerà in un abbraccio piacevole e confortante.
Minestra del pastore, detta anche 'minestra di Fio': la tradizione che assume nuove identità   Minestra del pastore, detta anche 'minestra di Fio': la tradizione che assume nuove identitàTrovatevi qualcuno con cui chiacchierare mentre preparate le polpette, tagliate uova e scamorza. E' un ingrediente importante per la riuscita del piatto. Una piccola sfida, e un momento di allegra e insolita condivisione.

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