J. Lynn387 pagineIn uscita in Italia il 30 ottobre per NordTeresa Hamilton sta avendo un anno difficile -è innamorata del migliore amico di suo fratello, ma lui non ha parlato con lei da quando hanno condiviso un'esperienza davvero straordinaria, quel tipo di bacio che annulla qualsiasi pensieri e ti cambia la vita. E' uscita da una terribile relazione. E ora un infortunio minaccia di porre fine alla sua carriera di ballerina per sempre. E' arrivato il momento del piano B - il college. E forse la possibilità di convincere Jase che ciò che hanno insieme è reale.
Jase Winstead ha un enorme segreto che non dirà a nessuno. Soprattutto non alla splendida e bellissima sorella del suo migliore amico. Anche se lui e Teresa ha condiviso il più eccitante bacio della sua vita, sa che le sue responsabilità devono avere la priorità. Di certo non ha tempo per una relazione. Ma non aiuta il fatto che tutto ciò cui riesce a pensare è baciare una ragazza che potrebbe rovinare tutto per lui.
Mentre sono attratti l'uno dall'altro sempre id più, Jase e Tess non possono continuare a negare i loro sentimenti reciproci. Ma un pericolo familiare incombe e una tragedia li colpisce. Dovranno decidere che cosa sono disposti a rischiare per stare insieme, e cosa sono disposti a perdere rimanendo separati...
Posso tranquillamente dire che i libri hanno preso il controllo di me. Non sono più io a scegliere, sono loro ad adocchiarmi dalla libreria o dal pc e pregarmi di prenderli. La Armentrout ha deciso di gareggiare contro altri titoli, sconfiggendoli tutti, perciò per farla stare buona ho letto questo. Proprio come la precedente, questa non è una vera recensione, più che altro una summa di tutti i miei pensieri e lo mia opinione sul libro. O, meglio, sui suoi personaggi e la storia che delineano in esso.
Sapevo fossero promettenti, l'avevo intuito già leggendo i primi due romanzi. Ma ho adorato la loro performance in Be with me e, come spesso capita, forse un po' più di quella dei loro predecessori, ora felici e tranquilli nella loro casetta di mattoni dalle cui finestre escono tanti cuoricini svolazzanti (?) Teresa e Jase erano i condannati in un certo senso, no? Conosciamo già ciò che è accaduto a lei, anche se stare nella sua mente ci ha fornito un'altra prospettiva degli eventi, e avevamo avuto modo in precedenza di ammirare lui da lontano, farci un'idea astratta, che rimane sfuggente anche nei primi capitoli in questione. Hanno un forte collegamento con gli eventi del primo libro, per via del loro legame con Cam -Teresa è sua sorella, Jase il suo migliore amico-, fattore che potremo riscontrare in tutti i libri appartenenti alla serie, i cui protagonisti sono sempre in qualche modo legati a storie precedenti. Il lettore tende a trarre velocemente le conclusioni sulla scia di queste informazioni, maturando una sorta di pregiudizio a cui, per certi versi, va dato credito -considerando che gli elementi caratteristici del New Adult sono sempre gli stessi-, ma questo vuol dire sottovalutare l'autrice -credetemi, è una cosa che dopo Opal non farò mai più con lei.
Lo comprendo, l'ho fatto anche io, ero sicura sarebbe stata solo un'altra piacevole storia con cui intrattenersi, come infatti è stato. Ma quanto piacevole? La Armentrout ha velocemente abbattuto le prevenzioni circa la blanda banalità del libro, svelandoci certi segreti sui personaggi che, francamente, sono tutto fuorché banali e prevedibili.
Teresa è Cam al femminile: non si lascia abbattere da nulla, rabbia e determinazione mantengono alto il suo ardore e la sua voglia di fare, e sono poche le cose che non riesce ad ottenere. Ha un grandissimo talento per la danza, ma un brutto incidente durante un salto finito male ha compromesso la sua carriera di ballerina, costringendola ad un battuta d'arresto che mette un freno alla sua frenesia. In attesa di guarire, decide quindi di seguire un abbozzato piano B che comprende studiare al college del fratello. Teresa è perfettamente consapevole che ciò implichi rivedere Jase, e il ricordo del loro bacio ad una festa, l'anno prima, non l'ha mai lasciata. A Cam verrebbe un infarto se venisse a sapere quanto profondi sono i suoi sentimenti per lui, ma si arrabbierebbe molto di più scoprendo quanto ardentemente sono ricambiati.
C'è stato un leggera, qualità sfocata nei suoi occhi, e dovetti ripetermi che era ubriaco, ma saperlo non fece nulla per smorzare la mia eccitazione o il calore del suo sguardo.
"Questo... questo è inaspettato", disse con una voce che arrivò dritta alle mie terminazioni nervose. "Tess, io..." I suoi occhi si chiusero, ed emise un respiro profondo. "Stai così bene sotto di me, troppo bene."
Il mio cuore mancò un battito e poi riprese. Le sue parole smossero il tipo di lussuria di cui ho avuto poca esperienza o che non comprendo ancora affatto. Tutto quello che sapevo era che volevo avvolgere me intorno a lui e tenerlo forte."Bene non è la parola giusta. Forse perfetta?" Sembrava quasi come se stesse parlando a se stesso. "Cazzo," ringhiò, e poi i suoi fianchi ruotarono in una spinta lenta, premendo contro la parte in cui desideravo ardentemente lo facesse. Le mie dita dei piedi si arricciarono e rimasi senza fiato. Un tremore corse attraverso il suo corpo. "Credi nel destino?"
La domanda proveniva da qualche parte a sinistra, ma non riuscì ad attraversare la foschia nella mia testa. "Non lo so", sussurrai. "Tu?"
"Voglio dire, credi che alcune cose sono semplicemente destinate ad accadere?" mormorò mentre lasciava cadere la sua testa e le sue labbra mi sfiorarono il mio collo. Un altro rantolo strozzato uscì dalle mie labbra. "Del tipo, non importa quello che fai, quello che dici, le cose accadono? Cose che dubito tu possa fermare."
Le interazioni fra Jase e Teresa sono allusive, piene di seconde letture perfettamente ovvie ai loro occhi, ma volutamente ignorate quando serve. Mi è piaciuta la franchezza di Teresa, il modo in cui nella maggior parte dei casi non cerca mai di alterare la verità dei suoi sentimenti, rendendoli chiari agli occhi di Jase e del lettore anche solo con lo sguardo, i pensieri, i gesti. Non dissimula mai se stessa, il che, con tutte le sue paure e insicurezze, la rende comunque un personaggio forte e assolutamente esilarante! Jase, dalla sua parte, ha la peculiarità di essere uno dei personaggi migliori di questa serie fin'ora mostratici. Stereotipato in certi aspetti, come il fatto che sia sexy, cupo e tanto intenso da intimidire persino le ragazze che vorrebbero avvicinarglisi -e che lui tiene strategicamente lontano, eccetto quelle -poche, quasi inesistenti- con cui si intrattiene. Ma ciò che colpisce è la rivelazione assolutamente inaspettata che ci viene messa sotto gli occhi già dall'inizio, e a quel punto Jase inizia davvero a definirsi per quello che è, non il don giovanni che si potrebbe facilmente pensare lui sia -anzi, per molti versi l'opposto.
Insomma, sono ottimi personaggi, e mi piace l'alto pathos che l'autrice ha intessuto nella loro storia -quel pizzico di drammaticità teatrale che più facilmente colpisce il lettore, ma che se fatta bene è davvero apprezzabile. Cam era molto più aperto e diretto, dinamico caratterialmente parlando, senza filtri; è parte del suo personaggio essere un azzardato donatore di brutte parole alle orecchie di povere ragazze come Avery, e credo sia una specie di costante valida per tutti i protagonisti maschi della Armentrout, perché anche Jase se ne fa scappare qualcuna, sebbene sia più discreto. Tenendo conto di ciò che deve portare sulle spalle, il fatto che sia riservato, sottile e riflessivo
Quella dichiarazione di sentimenti non era la più romantica che avrei potuto immaginare, ma c'era onestà dietro quelle parole. E Jase aveva ragione. Avremo anche potuto desiderarci e volerci a vicenda per tre anni e condividere alcuni momenti abbastanza intimi da quando ci eravamo rivisti, ma c'era così tanto che non sapevo di lui. Chissà se un rapporto avrebbe potuto funzionare fra noi, ma quello che sapevo su di lui mi piaceva e volevo provare.Un sorriso diverso comparì sulle sue labbra, uno che non avere mai visto fino ad ora. Era incerto, quasi infantile nel modo in cui sembrava storto. "Voglio che tu stia con me."
Insieme non sono per nulla banali, e la ripetitività di certi elementi complementari all'altro romanzo -come il fatto che ciascun personaggio abbia una tragica storia chiusa in un bagaglio precariamente sospeso sulle loro teste- non influisce moltissimo sulla riuscita del libro. Be with me è denso di emozioni rampanti e da la sensazione di soffocare dietro ad eventi fortemente drammatici, uno dopo l'altro, che facilmente stimolano l'empatia del lettore ad una facile-commozione (che però ho apprezzato perché non sfocia nel grossolano o esagerato, la Armentrout sa sempre come equilibrare il tutto). Anche le scene piccanti sono ben scritte, e non toccano mai un tipo di volgarità fastidiosa per il target a cui appartiene. Mi piace il fatto che ogni libro della serie comprenda una coppia già vista e che ciascun personaggio abbia una storia; mi piace anche il fatto che tutto questo s'intrecci e incastri perfettamente, per tempo, spazio e azione, è un'idea che ha una sua originalità. Possiamo conoscere personaggi diversi e seguire quelli già visti, con la speranza che la Armentrout continui a sorprenderci tanto come ha fatto qui anche nei prossimi libri -perché il rischio di cadere nell'usualità c'è, e sarebbe un vero peccato.
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Sono davvero indietrissimo con i post e le recensioni, ma mi sto impegnando per programmare e far funzionare tutto. Adoro i vostri commenti e il vostro sostegno, non avete idea di quanto sia importante per me. Ignorate pure questo attacco di dolcezza, se volete. State leggendo questa serie in inglese? Io penso che, a questo punto, mano a mano che i libri escono continuerò a prenderli in lingua. Perciò vi dico, se vi erano piaciuto Cam e Avery... loro li adorerete!