Autore: Franz Kafka
Traduzione: Rodolfo Paoli ed Ervinio PocarPostfazione: Pietro Citati
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: Ottobre 2011
Pagine: 268
Prezzo: 13,00 euro
Sinossi: Nell'autunno del 1912, a Praga, tra 17 novembre e il 7 dicembre, Franz Kafka scrisse "La metamorfosi", l'incubo sotterraneo e letterale di Gregor Samsa, un commesso viaggiatore che si sveglia un mattino dopo sogni agitati e si ritrova mutato in un enorme insetto. La speranza di recuperare la condizione perduta, i tentativi di adattarsi al nuovo stato, i comportamenti familiari e sociali, l'oppressione della situazione, lo svanire del tempo sono gli ingredienti con i quali l'autore elabora la trama dell'uomo contemporaneo, un essere condannato al silenzio, alla solitudine e all'insignificanza. Con uno scritto di Pietro Citati.Commento: Come al solito i racconti non sono il mio forte, non riesco a trovare il giusto feeling. I racconti in questa raccolta di Kafka sono un po' criptici, deliranti, alcuni talmente corti da essermi passati di mente subito dopo aver girato pagina, altri non li ho capiti, e altri ancora hanno avuto un finale molto deludente che mi hanno lasciata interdetta. Come il racconto "Il medico di campagna" o "La condanna" che subito mi stavano piacendo e stavo riuscendo ad entrare in sintonia con l'autore, ma ad un certo punto hanno preso una piega strana, sono diventati caotici e farneticanti, con un finale assurdo. Sicuramente il racconto migliore (e l'unico che dal mio punto di vista riesce ad avere un peso tangibile) è "La metamorfosi". Più che un racconto un romanzo breve, ed è forse a causa della sua lunghezza che sono riuscita a metabolizzarlo meglio degli altri, mi ha dato modo e tempo di ragionare e l'ho trovato (strano ma vero) gradevole. Il "mostro", l'insetto in cui si è trasformato il protagonista della storia non ha destato in me nessun sentimento di angoscia o raccapriccio. La vera angoscia la si prova nei confronti della famiglia di lui, incapace di accettare il suo stato, incapace di provare sentimenti d'affetto, incapace di accudirlo, capirlo, o solo toccarlo. Ecco, mi ha fatto provare rabbia e una sensazione di impotenza, e il finale non mi è piaciuto, anche se ho capito benissimo le intenzioni dell'autore e ho capito che quel finale era l'unico possibile nella sua visione claustrofobica del mondo. Quindi voto 4 stelle a "La metamorfosi", ma 1 o 2 stelle a tutti gli altri racconti.
PS= L'edizione del libro che ho letto è molto carina, fa parte della serie CULT degli Oscar Classici Mondadori, e la postfazione a cura di Pietro Citati l'ho letta e l'ho trovata interessante, di solito non amo leggerle, ma questa mi è piaciuta.
voto:
Acquisto consigliato? Come tutti i classici va letto!!! I classici vanno letti TUTTI!!! ;-) Anche se ovviamente non tutti potranno incontrare i vostri gusti. A tal proposito mi scuseranno quindi gli amanti di Kafka, se non sono riuscita a digerire i suoi racconti lucidi e deliranti al tempo stesso, probabilmente è colpa mia che non sono riuscita a cogliere le giuste metafore.