La storia di com'è nata l'idea di fare questa mirabile "opera" di ingegneria navale ve l'ho già raccontata qui e sapete che si tratta di un'opera su commissione! Stavolta io non c'entro. Non è stata una mia idea. Ha deciso tutto lui. Dovevano entrarci dentro le macchinine, dovevano anche sbarcare, doveva essere giallo, proprio come il traghetto che abbiamo preso dopo le vacanze per tornare a casa e proprio come il suo colore preferito.
Diciamo che mi ha preso per sfinimento e alla fine, per non sentirlo più, gliel'ho fatto!
Poteva venire meglio, ma anche peggio! E chi avrebbe mai pensato di fare roba del genere?
A volte penso che i bambini sanno perfettamente come smuovere le montagne... beati loro!
Ma bando alle ciance e vi spiego un po'.
Per iniziare a capire come farlo, mi è stato di grande aiuto questo bel progetto e difatti le dimensioni in pianta dello scafo sono pressappoco le stesse anche se il mio è alto circa 7.5 cm. Poi però, una volta fatto lo scafo, il progetto ha subito molte modifiche in corso d'opera, quindi non vi posso far vedere il tutorial completo con tutto l'assemblaggio dei pezzi, ma l'iter è questo.
Come capite da voi, ci vogliono davvero poche cose per farlo:
- cartone di riciclo
- sagoma su foglio dei vari pezzi
- matita
- taglierino
- nastro adesivo di carta
- fogli di giornale
- colla vinilica
- acrilici
- pennelli
- un po' di spago (per tenere su la discesa ribaltabile per le macchinine)
- nastro adesivo resistente (per tenere lo spago ben saldo al di sotto dello scafo)
E con un po' di pazienza, ecco fatto!
Spero che duri almeno un po'... mi ha promesso che lo tratta bene, perchè gli piace tanto! ;-)