Minions

Da Stefano Borzumato @sborzu

Qualunque Martoniano* si chiederà legittimamente perché mai dovrebbe impiegare due ore del proprio tempo al cinema a guardare un cartone animato venuto fuori come spin off nonché prequel di un film di discreto successo (Cattivissimo me).

Ci sarà qualcosa di artistico?No, evidentemente.Di filosofico?Nemmeno. Però... Però da che mondo è mondo la gnocca è stato motore per affrontare qualunque ritrosia: le donne adorano questi barattoli gialli mangia banane. Tutte le donne.

E quindi...Ridurre la visione del film a una mera questione degna del famoso carro di buoi non è poetico, me ne rendo conto. Però...*Martoniano: fans di Martone

Ci tengo comunque a precisare che interprete del film non è una banana.

Ciononostante, la presenza femminile nel pubblico in salaè parecchio alta: la qualità estetica delle mamme italiane è cresciuta a dismisura negli ultimi anni.E i Martoniani stanno dunque a posto: loro guardano più alla platea che allo schermo, certo, ma va bene così.La dedizione al dovere mi conduce invece a indirizzare ogni attenzione sulla proiezione. 

Si diletteranno di più i Martoniani?! Vedremo...La colonna sonora è suggestiva: a parte la musica della Universal cantata a cappella dal coro Minion all'apertura, la storia della ricerca del cattivissimo da servire è raccontata sulle note di My generation degli Who seguita da quelle pizzicateda Jimi Hendrix per dar vita a Purple Haze, passando per pezzi come Love me do di John Lennon fino ad arrivare a Eruption dei Van Halen.

Non c'è Mozart, d'accordo; e nemmeno Vinicio Capossela, ma tutto sommato anche i Martoniani potrebbero apprezzare se non ci fosse tutto quel ben di dio in sala.Purtroppo la parte da ascoltare non si esaurisce nella splendida colonna sonora scelta dai registi Pierre Coffin e Kyle Balda.C'è anzitutto lo spanglish italianizzato condito con onomatopee varie dei Minions, linguaggio che diverte l'adulto senziente nei primi dieci minuti, ma poi...Perché diamine devo sforzarmi oltre modo per cercare di capire dei dialoghi in un film per bambini? Mettessero i sottotitoli, almeno... Ma mi rendo conto che sto ragionando da adulto tendente al Martoniano e mi riprendo subito.Meglio procedere con l'ascolto. O forse no?!C'imbattiamo infatti nella ieratica (pallosa?) voce fuori campo di Alberto Angela (da sempre bersaglio di uno splendido Neri Marcoré) che conduce per mano lo spettatore lungo tutte le strisce del film.Ma c'è soprattutto la felicissima scelta di affidare il doppiaggio degli unici umani presenti nella trama a dei soggetti tutt'altro che professionisti e con un grado di simpatia tendente in maniera asintotica allo zero assoluto.La Cattiva della storia, Scarlet Sterminator, è doppiata da un'imbarazzante Luciana Littizzetto; il marito Herbert Sterminator ha la voce di un povero Fabio Fazio; e la coppia che carica i tre nostri eroici autostoppisti diretti all'Expo della Cattiveria in Florida (Kevin, Stuart e Bob), ha la voce di Riccardo Rossi e di Selvaggia Lucarelli.Quello che si può definire sotto voce un doppiaggio da urlo!I Martoniani, per fortuna, scrutano la platea in cerca di belle mamme, riflettendo al contempo sulla tattica migliore per tacchinarle all'uscita.L'excursursus storico sollazza i bimbi che vengono condotti nelle varie epoche attraverso la segnalazione di eventi salienti: quanti ne saranno riconosciuti? La @buonascuola non ha ancora prodotto i frutti sperati...Le varie citazioni risocntrabili in varie sequenze (da James Bond a Batman & Robin, da Ritorno al Futuro a Terminator, etc), da chi verranno colte? Non di certo dai bimbi.Eccolo dunque il bug di fondo: Minions è un film palesemente per bambini, con pretese però di piacere ai grandi tramite la farcitura con citazioni e richiami.Il risultato è riuscito? Non direi.Tanto che, non avendo il forte battage pubblicitario dato i risultati sperati, si è tentato di battere addiritturail tasto del nazismo, inventando la bufala (divenuta subito virale) su fantomatici esperimenti nazi effettuati su innocenti creature:.

L'argomento solletica ancora molto le sensibili corde dei radicalscik, soggetti ai quali s'è voluto evidentemente strizzare l'occhio fin dalla stesura della sceneggiatura.Maledetto revisionismo!Siamo tutti individui in cerca di un padrone? Destiamoci, orsù!Ma non sarà certo un film del genere a risvegliare le coscienze della massa.L'unica motivazione per andare a pagare il biglietto resta quella offerta dalla presenza delle belle mamme: nulla di più.Hanno avuto ragione i Martoniani, 'sta volta.

Ma che so' andato a vede'? Boh...

La sensazione che ti pervade all'uscita è quella di sentirsi un po' messi a nudo, di spalle...

Chissà che pure le belle mamme non provino lo stesso: hai visto mai?!

  • Arrivederci: Poopaye
  • Grazie: Tank Yu
  • Ho fame: Me want banana
  • Ti odio: tatata bala tu
  • Giocattolo: papoy (toy in inglese e papuche in francese)
  • Kanpay: cin cin in giapponese
  • Hana, dul, sae: uno, due, tre in coreano