In virtù del diffondersi della vendita di televisori adatti alla visione in 3D per l'uso domestico con relativi occhiali, infatti, il Ministero della Salute ha interpellato il Consiglio superiore di sanità per acquisire uno specifico parere sui possibili danni per la salute umana connessi all'utilizzo di questi dispositivi. I due ministeri hanno così adottato un provvedimento che contiene l'indicazione di apposite istruzioni ed avvertenze da allegare agli occhiali 3D, nonché delle modalità di adeguamento per le imprese del settore per garantirne il corretto utilizzo da parte dei consumatori.
Dal parere emerge che la medesima limitazione temporale è consigliata anche agli adulti. La circolare ricorda anche la pulizia, necessaria, idonea e periodica, fondamentale "in caso di particolari evenienze-infezioni oculari, infestazioni del capo, uso promiscuo".
Se la disinfezione degli occhiali non fosse possibile per non compromettere la funzionalità degli occhiali 3D, "va comunicato al consumatore che in presenza di tali evenienze-infezioni è controindicato l'utilizzo degli occhiali 3D da parte del soggetto interessato fino alla scomparsa di queste circostanze".
Gli occhiali 3D devono poi essere tenuti fuori dalla portata dei bambini qualora vi sia la presenza di piccole parti mobili ingeribili, e devono essere utilizzati contestualmente agli strumenti correttivi della visione nel caso il consumatore sia portatore di lenti. E' opportuno interrompere la visione in 3D in caso di comparsa di disturbi agli occhi o di malessere generale e - termina la circolare - consultare un medico nell'eventualità di una persistenza degli stessi.