Guido Lanzo
Quando credi che il countdown sia sempre più vicino al traguardo e pensi che il periodo “buio” stia volgendo al termine, quando, insomma, pensi che la lunga attesa per lo “sblocco” dei contratti sia finalmente finita, vieni a sapere, all’improvviso, che la strada si allunga ed il cronometro si blocca.
Eh si, perché il governo, evidentemente, ha intenzione di far ricominciare la faticosa corsa slittando nuovamente il traguardo del rinnovo.
Ovviamente nessuno aveva garantito lo sblocco dei contratti per gli statali, ma forse l’illusione era fisiologica, l’ottimismo del governo Renzi, aveva originato una ventata di ottimismo, come si poteva non credere?
Poi ci pensa il Ministro Madia a rompere l’incantesimo: “penso sia un’ingiustizia ma purtroppo in questa crisi ne stiamo vedendo tante di ingiustizie. E’ una situazione creata dalla crisi che si somma a tante altre ingiustizie e che dobbiamo vedere in Italia, ci sono gli esodati e i precari della pubblica amministrazione. L’impegno deve essere uno sforzo comune ad uscire dalla crisi perché solo uscendo dalla crisi possiamo far ripartire la contrattazione economica”.. E quindi? In politichese niente sblocco? Perseveriamo nell’ingiustizia? No perché bisogna essere chiari e non aver paura di dirlo. Non possiamo ancora una volta saperlo il giorno prima, se il vostro piano è il blocco: Ditelo!
Affrontate direttamente l’argomento, la vera rivoluzione copernicana cui accenna Renzi non sono le sbandierate riforme, le digitalizzazioni e le semplificazioni.
Ora la vera rivoluzione è sbloccare gli stipendi e restituire dignità a chi lavora per lo Stato, anche perché sono convinto che il pubblico impiego non digerirà un altro blocco.
Guido Lanzo
Consigliere Nazionale dei Moderati in Rivoluzione (MiR)
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Commento: il “benaltrismo” in servizio permanente effettivo. Come dire scordatevi i rinnovi. F.L.R.