Il capo del Viminale, nel corso di un’informativa al Senato, ha detto che i manifestanti violenti erano “quasi tutti italiani” e non si trattava di black bloc, ma di attivisti anarchici, qua casca l’asino, signor Ministro. Cosa sono per Lei i black bloc? Ahi ahi un pò di sana informazione. Certo la traduzione “blocco nero” può creare sospetto, ma in realtà da che mondo è mondo si sa che i black bloc sono anarchici, e si assomigliano a quelli che in Italia chiamavamo “aderenti all’autonomia” Ed ecco lo scoop! ”La nuova emergenza di ordine pubblico… ha la sua principale fonte nell’area anarchica”, ha detto Maroni, il ministro poi avrebbe indicato tra i violenti di sabato scorso chi se no? Ma è chiaro! I Black bloc sono anarchici dunque certamente rossi, comunisti antifascisti ed infatti Maroni dichiara che tra di essi vi siano ragazzi che frequentano i redskin romani, il centro sociale Acrobax, il gruppo antifascista Rash, tifosi romanisti legati al gruppo Fedayn e disoccupati organizzati di Napoli tra gli autori delle violenze di sabato scorso. Ne è certo il Ministro, così sembra! I Black bloc sono certamente di sinistra!
Il ministro ha detto, poi. che complessivamente le forze dell’ordine hanno messo in campo 3.000 agenti nella giornata del 15 ottobre.
Secondo la ricostruzione del Viminale gli incidenti, sono scoppiati lungo via Cavour, ma le forze dell’ordine hanno deciso di non intervenire subito per non mettere a rischio i manifestanti pacifici. Nel corso degli scontri, i manifestanti violenti hanno dato fuoco a un mezzo dei carabinieri, distrutto vetrine, incendiato auto, danneggiato una sede del ministero della Difesa e una statua della Madonna. La distruzione della Madonna è un’altra delle prove della militanza di sinistra. E, proprio come 40 anni fa, ecco che il Viminale si metterà a studiare in fretta e furia una nuova legge sullo stato di emergenza.
Così dice Maroni: “Sto valutando in particolare l’introduzione di alcune norme specifiche.. Strumenti da dare alla polizia: fermo di polizia, arresto obbligatorio per bloccare chi risulta in possesso di veri e propri kit di guerriglia urbana.. L’estensione dell’arresto in flagranza differita… analogamente a quanto previsto per le manifestazioni sportive”. Maroni ha ipotizzato l’introduzione di un “Daspo” anche per le manifestazioni politiche, cioè il divieto di partecipare a chi è già stato denunciato per violenze, e “uno specifico reato associativo per chi esercita violenza organizzata nelle manifestazioni” oltre ad “aggravanti speciali ma anche una non meglio precisata “maggior tutele giuridico-legali per gli operatori della polizia”. Inoltre le manifestazioni d’ora in poi si pagheranno: dice il Ministro, che è allo studio ”l’obbligo per gli organizzatori di prestare idonee garanzie patrimoniali per gli eventuali danni provocati nel corso delle manifestazioni stesse”.
Insomma quel che ci attenderà sarà peggio, molto peggio della Legge Reale. Una democrazia controllata dove anche manifestare sarà solo per chi può permetterselo, dunque non certo per i movimenti autoorganizzati. Ma era questo quello che cercavano i violenti degli scontri di sabato?