Affresco raffigurante la partenza di una spedizione
militare in partenza da Akrotiri-Thera
Una ricerca condotta dal Dottor Barry Molloy, dell'Università di Sheffield, Dipartimento di Archeologia, ha preso in esame le abitudini dell'antica popolazione, vissuta a Creta durante l'Età del Bronzo, la prima civiltà a creare dei centri urbani degni di questo nome.
"Il mondo minoico è stato scoperto più di un secolo fa ed i Minoici sono stati immediatamente etichettati come un popolo pacifico. - Ha spiegato il Dottor Molloy. - Questa visione utopica non è sopravvissuta molta nell'età moderna, pur rimanendo, comunque, sullo sfondo". Lo studioso ha anche affermato di essersi incuriosito sulle modalità con le quali questa civiltà ritenuta pacifica abbia controllato le sue risorse e le rotte commerciali, soprattutto quella con l'Egitto.
Il Dottor Molloy ha scoperto che la guerra era, al contrario di quanto si è finora pensato, una caratteristica della società Minoica e che il guerriero era una delle espressioni più importanti dell'identità maschile. Lo si evince dalle raffigurazioni di giovani che affrontano tori, che ingaggiano incontri di pugilato, battute di caccia e duelli. L'ideologia dello scontro ha permeato, insomma, la religione, l'arte, la politica e il commercio dell'antica civiltà Minoica. "E' a Creta che dobbiamo cercare l'origine delle armi che dominarono l'Europa fino al Medioevo, vale a dire spade, asce in metallo, scudi, lance e probabilmente anche armature", ha affermato il Dottor Molloy.
Armi e cultura della guerra si sono materializzati nei santuari, nelle tombe e in altri aspetti della vita sociale.