Minoranza Lagonegro: “Il risanamento del Comune sarà duro e la Maggioranza non offre nessun buon esempio”

Creato il 02 novembre 2013 da Ecodibasilicata

Nel pomeriggio del 28 ottobre 2013 nel Consiglio comunale di Lagonegro si è consumato il penultimo atto di una tragedia annunciata.
La maggioranza consiliare di centrosinistra, capeggiata dal Sindaco PD Domenico Mitidieri (già annunciato -e non confermato- capolista della attesa lista dei Sindaci, paladini dei territori!) e orchestrata dalla Presidente del Consiglio comunale Giuseppina Ammirati ( attualmente del PD ma eletta alle comunali come indipendente) candidata alle elezioni regionali della Basilicata (ma residente nel Lazio!!!) ha votato favorevolmente la riapprovazione del Rendiconto di gestione riferito all’anno 2012 che certifica l’esistenza nel bilancio comunale di un DISAVANZO (buco) pari a 2 milioni di euro!!!
L’Ente è stato costretto alla presa di coscienza del disastro nel quale versano le finanze comunali dalla Deliberazione n°82/2013 con la quale la Corte dei conti della Basilicata, con riferimento agli ultimi tre Rendiconti (2010,2011 e 2012), approvati dal Comune di Lagonegro “ … rileva che … la situazione finanziaria del Comune è di sostanziale disavanzo e accerta irregolarità e squilibri economico finanziari e dispone che l’Ente adotti …. i provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità e a ripristinare gli equilibri di bilancio”.
Il piano di riequilibrio finanziario pluriennale ex art. 243 bis TUEL adottato dalla maggioranza allo scopo di risanare il disavanzo accertato non rispetta le prescrizioni della Corte dei conti la quale impone di adottare “ tempestive misure correttive” per arginare il costante ricorso all’anticipazione di tesoreria che l’ Amministrazione utilizza per fronteggiare difficoltà crescenti nel gestire gli incassi che comportano ritardi nei pagamenti di tutte le spese comunali, compreso gli stipendi.
Il Piano deliberato si fonda sul “ risparmio di spesa per indebitamento “ e sul “ risparmio di spesa per il personale”. Quel che balza immediatamente all’occhio è che esso è congegnato in modo da cominciare a produrre i suoi effetti solo dopo la naturale scadenza del mandato politico dell’attuale maggioranza di centrosinistra perché impone sacrifici molto pesanti ma spostati in avanti sulle prossime amministrazioni: l’impegno assunto è di non contrarre mutui per investimenti e di non assumere per rimpiazzare il personale che andrà in pensione (nei prossimi 10 anni 15 unità delle 35 attualmente in forza presso il Comune di Lagonegro saranno collocate a riposo, nel piano si propone di assumere in sostituzione una sola unità nel 2019!!!).
Quale credibilità può avere il Piano di riequilibrio che nel prevedere questa follia conserva intatte le spese per le indennità degli Assessori (quantificate in 88.000 euro all’anno!!!).
Il Piano redatto non prospetta nessun concreto proposito di riequilibrio finanziario ma si prefigge soltanto di preservare intatta la presunta credibilità di una classe dirigente che ha fallito miseramente: la maggioranza sta chiedendo alla Corte dei conti il salvacondotto della propria opera di distruzione.

I CONSIGLIERI COMUNALI
Del Gruppo “PER LAGONEGRO”


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :