Minorenne costretta a prostituirsi: “se non lo fai faccio del male alla tua famiglia”

Creato il 13 ottobre 2015 da Vesuviolive

Una vita migliore, una casa, un’istruzione, sono queste le cose a cui ambiscono moltissime persone che fuggono dalla povertà dei loro paesi arrivando fino a noi fra stenti e sacrifici. Appena arrivati, però, l’illusione scompare e si trovano costretti in una realtà ben diversa, molto più cupa e disperata, in balia degli eventi e di persone pronte a sfruttarli. E’ il caso della minorenne Africana che, questa mattina, è stata affidata ai servizi sociali dalla Polizia Municipale del Comune di Napoli.

Secondo quanto lei stessa ha raccontato e denunciato agli agenti, la ragazzina avrebbe compiuto il viaggio della speranza dall’Africa al nostro paese spinta da due sue connazionali, descritte come una vera e propria “organizzazione criminale”, con la promessa di garantirle un’istruzione adeguata. Sbarcata a Lampedusa ha subito contattato queste persone ed è fuggita dal centro d’accoglienza, insieme ad altre connazionali nella sua stessa situazione, per incontrare il suo nuovo futuro. All’arrivo a Napoli, però, non si è trovata in una scuola, ma segregata nell’appartamento di una donna. Qui, denuncia, questa persona l’avrebbe ricattata dicendole che se non avesse saldato il debito del viaggio intrapreso, 20 mila euro, prostituendosi, gli altri membri della banda avrebbero fatto del male ai suoi familiari in Africa.

Per più di una settimana la giovane ha dovuto subire i peggiori abusi e le continue minacce, finchè non è riuscita a scappare e a sporgere denuncia presso l’Unità Operativa Tutela Emergenze Sociali e Minori della Polizia Municipale di Napoli. Le dichiarazioni sono state raccolte dall’Autorità Giudiziaria che si è già attivata per stanare i membri dell’organizzazione criminale ed imputarli dei reati di sfruttamento sessuale, riduzione in schiavitù, sequestro di persona e minacce. Intanto la minorenne è stata portata in un centro di accoglienza ed è ben protetta da possibili ritorsioni da parte della gang.