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Minzolini rinviato a giudizio. Richiesta di arresto per Cosentino. La Fornero non piange più

Creato il 07 dicembre 2011 da Massimoconsorti @massimoconsorti

Minzolini rinviato a giudizio. Richiesta di arresto per Cosentino. Le sinistre e l’asta delle frequenze. La Fornero non piange più. Ma quante belle notizie!Oggi si leggono sui giornali un sacco di belle notizie. E siccome noi apparteniamo a quella categoria di giornalisti che le belle notizie le danno, non ci esimiamo e partiamo a raffica (indovinello cinematografico). Augusto Minzolini è stato rinviato a giudizio per peculato. Il direttore del TG1 se n’è andato in giro per navi e alberghi di lusso saldando i conti con la carta di credito aziendale e sforando allegramente il budget fissato di oltre 60mila euro. La Rai si è costituita parte civile perché, giustamente, si è sentita economicamente lesa, ma si è ben guardata dal sospendere cautelativamente il direttore dell’ex TG più seguito d’Italia, ormai in caduta libera. Il fatto è che Minzolini, che è un giornalista serio, famoso per i “cucù” dietro i divani di Montecitorio, ha voluto verificare personalmente alcuni servizi dati dal suo giornale e questo ha causato un vorticoso giro di viaggi durante i quali ha assaggiato i pasti delle navi da crociera, provato sulla sua pelle gli effetti delle docce abbronzanti, verificato la bontà dei centri benessere, visto con i propri occhi le formiche accoppiarsi, il panda gigante bere dal biberon e l’orso bruno marsicano giocare a tresette. A puro titolo informativo, appresa la notizia del rinvio a giudizio, il direttore ha detto “Tutto falso, quei benefit mi spettavano”. Peccato però che nel frattempo avesse restituito alla Rai le somme indebitamente spese. Scusi, Minzo, ma se le spettavano perché le ha restituite? Ancora una bella notizia. I giudici di Napoli hanno spiccato un  nuovo mandato d’arresto per Nicola Cosentino, stavolta i reati riguardano il concorso in falso, violazione della normativa bancaria e reimpiego di capitali oltre a essere considerato un soggetto socialmente pericoloso. Dopo essere stato salvato da Silvio, che quando sente tintinnio di manette pensa sempre al peggio, ora che non riveste più alcun incarico istituzionale i magistrati partenopei hanno deciso di riprovare con nuovi reati e nuove prove sempre più schiaccianti. Il fatto è che Cosentino viene indicato come “il referente politico nazionale del clan dei Casalesi”, gli amici di picnic di Roberto Saviano che vorrebbero trasformare in un hotdog, e il fatto che si trovi ancora a piede libero rischia di minare seriamente la salute dei Pm, in preda a una irrefrenabile incazzatura che sta provocando una pericolosa fuoriuscita di bile. Per il momento i magistrati si sono accontentati di un blitz che ha portato alla cattura di 55 affiliati al clan camorristico, mentre si è saputo che anche il presidente della provincia di Napoli, Luigi Cesaro, è invischiato nei fattacci che riguardano gli affari del clan di Casal di Principe. Riusciranno i nostri eroi a mettere finalmente le manette a Cosentino? Mah! Si sta facendo seria la situazione in Russia dove Putin viene accusato di brogli elettorali. Migliaia di persone stanno scendendo in piazza per protestare contro quello che ritengono un vero e proprio colpo di mano dello Zar. Sceso sotto il 50 per cento, Putin sarà costretto a patteggiare con le opposizioni. Non crediamo abbia problemi, alla fin fine ci sono sempre i killer per giornalisti pronti a trasformarsi in badanti per politici dissidenti. Qualcosa, nel mare calmo del Pd, si sta muovendo. I dirigenti dell’ex maggior partito dell’opposizione, oggi in maggioranza, si sono finalmente resi conto che Mario Monti stava regalando le frequenze per il digitale terrestre, esattamente come fece D’Alema per quelle analogiche. I regali maggiori riguardano, chissà come e perché, la Rai e Mediaset. Accortisi che mettendo all’asta l’assegnazione delle frequenze lo Stato avrebbe incassato un fottio di miliardi, gli uomini del Pd hanno pensato che sarebbe cosa buona non darle in omaggio per tutelare quel minimo di criterio di equità che questo maxi-decreto ha completamente disatteso. Ha tuonato Di Petro: “È l’ennesimo regalo a Berlusconi”, seguito a ruota da Nichi Vendola. Dario Franceschini invece, pur non facendo nomi, ha avanzato la stessa proposta nel corso del suo intervento alla Camera. Silvio non è affatto contento, sappiatelo e lo sappia il Professore. In queste ore sta impazzando il “Gioco dei calcoli”, tanto che la Sisal vorrebbe farne un gratta e vinci con in palio la pensione per tutta la vita e l’ici pagato fino al prossimo terremoto. Ogni italiano, attraverso le tabelle ad incrocio che i giornali stanno fornendo, può calcolare quanto verrà a prendere una volta terminato il percorso lavorativo. Grazie alle stesse tabelle, i possessori di case, appartamenti, ville mono e bifamiliari, sottoscala e castelli, pied-à-terre e dépendance, possono sapere immediatamente quanto i provvedimenti del Professore incideranno sulle loro tasche. Ci stiamo trasformando lentamente in bookmaker, scommettiamo ormai su tutto e giochiamo su qualsiasi cosa, dai cani ai cavalli, dalla tombola al mercante in fiera, dalla briscola al tresette, dalla resistenza fisica di Silvio con le mignotte in scala uno a undici (gli allibratori la danno al momento all'8, ma sembra destinata a scendere) a chi sarà la prossima nipote di Woody Allen. L’ultima bella notizia, quella finale, quella da ciliegina sulla torta è che la ministra Elsa Fornero non piange più. Il miracolo lo ha fatto, può anche smettere di fingere.


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