Luca Marchi è il primo ottico del sud Italia a entrare nel panorama dell'editoria di settore. Il suo testo è dedicato a un tema di grande attualità nel campo dell’oculistica e dell’ottica: la miopia. L’autore analizza dapprima le cause dell’aumento esponenziale del fenomeno. “I miopi sono in aumento – spiega – in tutto il mondo occidentalizzato. È probabile che ciò accada per l'uso-abuso della visione da vicino nell'epoca moderna”. Tablet e smartphone, ma anche play station e televisione, sono tra le cause di questo fenomeno, direttamente collegato al mutamento degli stili di vita dell’uomo occidentale, che trascorre sempre meno ore all'aperto e sempre più tempo a contatto con gli strumenti multimediali.
Il libro ha una sua originalità e, insieme, unicità. Si tratta di un testo di letteratura scientifica che coniuga l’analisi di uno status fisico (la miopia), la capacità descrittiva, la narrazione leggera e avvincente. Marchi, infatti, collega l’analisi di un difetto visivo allo studio della personalità, analizzando i diversi elementi di correlazione e di interdipendenza. E lo fa con un "linguaggio nuovo”, uno stile innovativo per la letteratura tecnica, fruibile non solo dagli addetti ai lavori, ma anche dal grande pubblico.
“L’autore – spiega Luigi Lupelli – rende possibile l’ostico compito di porre insieme, in un unicum coerente, la miopia, la percezione e la personalità. La lettura del testo conferma questa gradevole impressione: ogni aspetto è trattato con semplicità e leggerezza, con uno stile più proprio al narratore che al saggista. L’ideale fruitore di questo testo è il vasto pubblico dei miopi, piuttosto che gli ottici o gli optometristi o gli oftalmologi che i miopi li vedono dall’altra parte della scrivania. La miopia è trattata più come esperienza di vita che come semplice e distaccato difetto di vista”.
Luca Marchi ha pubblicato il saggio storico “Gli italiani di Libia, da colonizzatori a profughi” (2009) e ha sceneggiato tre cortometraggi: “La sirena”, “Il cieco” (rivisitazione dell’ Ulisse di James Joyce) e “Hank”. Attualmente studia l’osservazione e l'interpretazione dei segni sull’iride (F.C.) INpress