Ieri a Mirafiori ha vinto il coraggio di cambiare in un mondo industriale globalizzato che é già cambiato da tempo. Sergio Marchionne ha avuto il coraggio e il merito di forzare un sistema di regole, vantaggi e abusi che oramai non era più gestibile e soprattutto non competitivo. L'industria automobilistica mondiale é stata rivoluzionata nelle tecnologie, sistemi di vendita, prodotti, qualità, prezzi dall'effetto della globalizzazione e successivamente dalla forte crisi economica la prima in scala mondiale.
In un mondo cambiato cosi' tanto e cosi' in fretta la Fiat é stata costretta a chiedere e forzare un cambiamento nel suo modo di relazionarsi al mondo (i mercati) e alla conocrrenza da tempo più agguerrita e riorganizzata. Il sistema della vecchia " mamma Fiat" nel quale si sbagliava e si chiudeva un occhio e dove non tutti ma tanti abusavano dei permessi sindacali, oppure della malattia aggiunta alle ferie, oppure dell'ostruzionismo passivo di alcuni, oppure della semplice noncuranza nell'effettuare delle operazioni qualitative...insomma tutto questo sarà più difficile metterlo in atto e una volta assodato lo si pagherà caro.
Riorganizzare cosi' non vul dire essere fuori dal mondo o semplicemente vittime di un padrone tiranno, riorganizzare cosi' vuol dire rientrare nel gioco della competitività perché non lontano da noi é già cosi'! In Francia e Germania ma anche nella Fiat Auto Poland dove c'é più produzione e qualità.
Ora Marchionne deve mantenere la promessa e cioé il miliardo di euro d'investimenti che si traduce in "lavoro" quello che a Mirafiori stava morendo senza alcuna più speranza.
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