MIRELLA FANUNZA - UNA SCRITTRICE A 360°
Non sono certa che tutti conoscano il nome di questa scrittrice. C’è sempre molta pubblicità intorno agli autori che hanno pubblicato romanzi, ce né molta meno invece intorno a quelli che si stanno facendo strada attraverso le riviste. Categoria quasi sconosciuta ma molto più ampia di quanto si possa immaginare.
La signora Fanunza vive in Sardegna. E' sposata, ha due figlie di cui una, Marianna Mereu è attrice Lancio ed ha anche un figlio "adottivo" che molte di voi senz’altro conosceranno perché si tratta del cantante Marco Carta.
Le piace la tivù, la radio, fare shopping e adora l’astrologo Branko ma soprattutto impazzisce per i fotoromanzi Lancio e l’attore Paolo Pasqualini. Nel 2003 vince il concorso indetto dalla rivista Confidenze e insieme ad altre dieci autrici, viene pubblicata nel libro “Confidenze del cuore” edito da Mondadori. Dal 2004 inizia la sua collaborazione con la rivista Intimità per la quale ha pubblicato ben 131 storie e 6 romanzi completi. Una collaborazione che continua tutt'ora da entrambe le parti con grande soddisfazione. Nel 2008 vince anche l’Oscar del fotoromanzo nella categoria "miglior soggetto e sceneggiatura" per il fotoromanzo "Giochi pericolosi" pubblicato su Kolossal.
Ho ridotto la biografia della signora Fanunza unicamente per motivi di spazio ma vi assicuro che c’è da perdersi a leggerla ed è questo il motivo che mi ha spinto a definirla “una scrittrice a 360°”.
INTERVISTA
Ciao Mirella, benvenuta nel nostro blog. Vorrei iniziare con una domanda semplice ma essenziale. Raccontaci chi è la vera Mirella Fanunza.
Sostanzialmente è una sognatrice con i piedi per terra. Sono cresciuta a pane e fotoromanzi, nata in
Quando è nata la tua passione per la scrittura?
Credo che sia semplicemente nata con me.
Ero un’appassionata lettrice dei fotoromanzi Lancio. Ma non pensavo assolutamente di propormi per una sceneggiatura, ero timida e ancora non credevo che la mia passione potesse trasformarsi in un lavoro. Un giorno ho mandato un raccontino e sono stata incoraggiata, così ne ho mandati un paio più lunghi e curati. Sono stata subito pubblicata. Ho scritto con loro per svariati anni. Non avevo rapporti personali con loro, ero troppo timida per andare nella redazione Lancio a Roma. Io scrivevo a mano, ricopiavo a macchina, e poi spedivo il tutto. Qualche anni fa ho partecipato ad un concorso per Confidenze, l’ho vinto insieme ad altre 9 autrici e siamo state pubblicate in un libro Oscar Mondadori. Ho così iniziato una collaborazione con loro e mi sono proposta ad Intimità. Con le donne della redazione di Intimità c’è stato subito un feeling e posso dire di lavorare felicemente e benissimo con loro. Poi, il grande passo. Qualche anno fa, ho proposto alla Lancio un soggetto che mi sembrava valido per una sceneggiatura. Avevo perso la mia odiosa timidezza e avevo capito che nella vita vale sempre la pena provare, male che vada si riceve un no, però… può anche andare bene!
Ho scritto 30 fotoromanzi dal 2005, ma la maggior parte in questi ultimi anni. E di ognuno ho scritto il soggetto e curato la sceneggiatura.
Come si è evoluto il fotoromanzo nel corso degli anni? E’ ancora d'attualità? E che futuro vedi per questo tipo di pubblicazioni?
I fotoromanzi di oggi sono molto più attuali e veri. Le lettrici si appassionano alle mie storie perché le ritengono molto vere, storie che tutte/i potremmo vivere. Non sono una dai finali sdolcinati e scontati, mi piacciono le situazioni aperte e non banali. Il fotoromanzo non ha più il grande pubblico di una volta, perché oggi c’è molta più scelta, meno tempo, più pregiudizi, e diverso approccio alla vita. Prima una ragazza sognava sui fotoromanzi perché non aveva la possibilità di vivere spensieratamente come voleva. Oggi i giovani hanno più libertà, sono emancipati e hanno mezzi diversi per comunicare (cellulari e pc in primis). Perciò non hanno più l’esigenza di determinate letture. Credo che il fotoromanzo potrebbe essere rivalutato, se solo quelli che hanno la puzza sotto il naso verso questo genere di lettura potessero leggere qualche storia, forse si appassionerebbero e capirebbero che sono dei piccoli film ben curati. Parlo dei fotoromanzi Lancio, ovviamente.
Come si fa a scrivere storie per fotoromanzi? In che cosa è diverso rispetto a scrivere storie destinate a essere pubblicate come libri "normali"?
Il primo passo è buttare giù il soggetto, che è un riassunto della storia. Poi, si passa a stendere la sceneggiatura che non è proprio facile. Quando ho iniziato credevo di non farcela, ma oggi posso dire di scriverle con grande facilità. È diverso perché bisogna curare molto i dialoghi, tenere il lettore con il fiato sospeso, e descrivere le scene, le location, dare indicazioni sulle espressioni, i movimenti, gli abiti…
La suspance e il finale a sorpresa, quando si può. E un bel filo portante che faccia appassionare il lettore alla storia.
Le tue storie sono per lo più contemporanee. E’ una scelta casuale o editoriale?
Sono le storie che sento, quello che mi vengono dal cuore, che ritrovo nelle persone che mi stanno attorno… Propongo quello che mi piace, mi piace parlare della vita in generale spaziando da un argomento all’altro.
Mirella Fanunza è solo scrittrice o anche lettrice? Ci sono scrittori che, in qualche modo, hanno influenzato il tuo stile?
Sono anche lettrice, anche se ora ho molto meno tempo per leggere (e mi dispiace). Adoravo Alda Gasparini che collaborava con i settimanali di narrativa. Ho tutti i libri di Sveva Casati Modignani e mi piace Maria Venturi. Amo gli autori italiani. Credo che tutte e 3, insieme agli autori e autrici Lancio abbiano influenzato i miei lavori, anche se ora mi rendo tono che hanno un tratto riconoscibile. Qualcuna mi dice che le mie storie sono “Fanunziane”.
Parlaci del tuo libro “Sapore aspro d’amore”, pubblicato da Edizioni Marte. Un volume basato sulle toccanti e dolorose vicende esistenziali di Antonella Flati, nota alle cronache per aver sposato a Montesilvano (in provincia di Pescara) una donna che era diventata uomo.
Ho scritto questo libro su richiesta della protagonista, lei mi inviava i pezzi della sua vita e io li elaboravo
Prima di lasciarci c’è qualcosa di cui vorresti parlare e che mai nessuno ti ha chiesto?
Sulla mia professione di scrittrice, credo abbia detto tutto… Vorrei parlare di un mio sogno: diventare opinionista nei programmi leggeri in tv. Mi piacerebbe tantissimo! Ma ovviamente, qualsiasi cosa farò nella vita, dovessi pure diventare milionaria, continuerei a scrivere, perché questa è davvero una grande passione di cui non potrei mai fare a meno!
L'intervista si è conclusa pertanto ringrazio tantissimo la signora Fanunza per averci concesso un po' del suo tempo.
Se siete interessate a contattare l'autrice potete trovarla alla sua pagine di facebook: http://facebook.com/mirella.fanunza
Se invece siete curiose di sapere qualcosa in più sul suo romanzo "Sapore Aspro d'Amore" a questo link troverete tutte le informazioni: http://www.saporeasprodamore.it/