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Miriam Formenti, il ritorno di una grande firma del romance italiano

Creato il 01 maggio 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
UNA GRANDE PASSIONE, MINACCIATA DA UN INGANNO
Care lettrici,
anche se ultimamente non ne parlo molto, ormai siete a conoscenza della mia passione per i romance e, in particolare, sapete che sono molto affezionata alle scrittrici italiane. E' il caso di dirlo, dato che, come in altri generi, anche nel romance le firme italiane brillano per il loro talento e originalità, nonostante le scrittrici nostrane si possano contare sulle dita di una mano e sono spesso snobbate per nomi stranieri.
Miriam Formenti, il ritorno di una grande firma del romance italianoDopo 20 anni dall'uscita dei suoi due romanzi pubblicati con Mondadori I Romanzi, Miriam Formenti ha deciso di ritornare sulla scena per cimentarsi nella stesura di un romance storico, genere che aveva abbandonato per dedicarsi alla scrittura di racconti per numerose riviste femminili. L'autrice, nonostante abbia pubblicato due soli romanzi con la collana romance di Mondadori, ha lasciato un segno indelebile nell'immaginario e nella mente delle lettrici, grazie all'indimenticabile Capelli di Luna e Un Uomo da Odiare, che ancora oggi suscitano grande curiosità tra le nuove adepte del genere. Isabella per Sempre, così intitolato il suo nuovo romance storico dalle tinte rinascimentali, riprende quelle atmosfere romantiche avvolte da un alone di tragicità e dolore, che tanto mi avevano incantata nei precedenti romanzi e che avevano trovato il loro apice nella seconda parte di Capelli di Luna, che verrà ristampato nell'ottobre 2011 nella collana Oro de I Romanzi.
Isabella per Sempre è il trionfo dei sentimenti e della riconciliazione, dopo che il tradimento e l'inganno avevano spezzato un'unione d'amore e di ardente passione apparentemente inscindibile tra il nobile Castigli, un uomo impertinente, sarcastico, passionale e terribilmente affascinante, e la caparbia Cecilia, che, per non acconsentire supinamente a richieste elusive da uomini vili, mentre era intrappolata senza mezzi in una locanda di infimo ordine, è stata costretta a celare la sua reale identità e prendere il nome di Isabella, nipote di una nobile mantovana, per poter aggrapparsi alla salvezza. Con il suo carattere deciso, la sua personalità frizzantina e la sua bellezza dai capelli fulvi e dagli occhi come gemme di acqua marina, Cecilia conquisterà irrimediabilmente il cuore del giovane Andrea, che la farà diventare presto sua moglie. Ma il suo inganno non potrà restare sepolto a lungo e lo spettro delle sue azioni tornerà ad incombere sul suo presente rischiarato dalla presenza di un marito amorevole e devoto. Ma se Andrea lo scoprisse riuscirebbe a comprenderla e perdonarla?
Un romance narrato con maestria, che ci trasporta attraverso le vicende di due protagonisti ancora immaturi e inesperti dell'amore, ma che insieme ricostruiranno le loro vite sui loro errori e sui loro sbagli. Perchè nonostante, tutto non esiste un rapporto perfetto e l'amore più grande può trasformare il tradimento e l'inganno in una nuova occasione per amarsi e conoscersi più profondamente. Per raggiungere un sentimento ancora più completo che unisce indissolubilmente i due amanti. Per sempre. Una sinfonia che risuona d'amore e d'affetto, d'inganno e tradimento, ma che presenta un sottofondo di speranza per una possibilità di riconciliazione. Con questo romanzo, ritorna a brillare una grande firma del romance italiano.
L'AUTRICE PARLA DEL SUO NUOVO ROMANZO
INTERVISTA CON L'AUTRICE-Cara Miriam, benvenuta nel mio blog. E' un piacere averti come ospite in occasione dell'uscita del tuo ultimo romanzo Isabella per Sempre. Ti andrebbe ti presentarti ai lettori che ci stanno leggendo?
Con piacere. Vivo a pochi chilometri da Milano con mio marito e due gatti: Lothar e Butch, che continuano a farsi dispetti come i bambini piccoli ma che sembra si amino come fratelli. Scrivo rosa da trent’anni, ma amo comunque anche gli altri generi. Mi piace molto la fantascienza, per esempio, e il giallo, anche se preferisco quello umoristico. Mi piacciono i film di spionaggio e se vedo un horror chiudo gli occhi e nascondo la testa dietro il cuscino. Che adoro la cioccolata non faccio che dirlo ma… è un tale piace gustarla!
-Dopo Capelli di Luna e Un uomo da odiare, sempre pubblicati per Mondadori, hai deciso di abbandonare la scrittura di romanzi per dedicarti ai racconti per svariate riviste femminili. Quale differenza hai riscontrato nella stesura di racconti e romanzi? In quale ti senti maggiormente a tuo agio?
Si potrebbe pensare che scrivere racconti sia più semplice, poiché al massimo si tratta di 25 pagine mentre un romanzo è almeno dieci volte più corposo. Tuttavia scrivendone tanti come ho fatto io diventa molto impegnativo: si devono inventare sempre nuove trame, creare nuovi personaggi, trovare nuovi titoli. I titoli sono davvero un incubo e quelli ben riusciti, che io considero felici, sempre molto pochi. Il romanzo cresce lentamente, ma ci si può permettere tanto di più: dialoghi più esaustivi, situazioni più fantasiose… Sono sempre felice quando scrivo, qualsiasi cosa metta su carta; devo ammettere, però, che i romanzi sono più soddisfacenti, e quindi molto più divertenti.
-Dopo moltissimi anni torni in edicola con un nuovo romanzo. In 20 anni come è cambiata la tua scrittura e il modo per approcciarti ad essa? Utilizzi lo stesso metodo o con il tempo è cambiato?
Con il tempo il mio modo di scrivere è certamente cambiato; diciamo che racconto dopo racconto mi sono resa attuale. Me ne sono resa conto rileggendo i miei vecchi romanzi da professionista, e non col cuore. Ora come ora modificherei alcune parole o brevi frasi, rendendole più moderne, s’intende tenendo conto del periodo in cui si svolgono le storie. Infatti parliamo di medioevo.
-Dallo scorso mese è disponibile in edicola ancora per poco tempo il tuo nuovo romanzo Isabella per Sempre. Cosa ci puoi dire a proposito di questo libro? Da dove nasce l'ispirazione e soprattutto come si è evoluta l'idea iniziale?
Sono partita semplicemente con l’idea di scrivere di nuovo un romance, spinta anche dal desiderio di rimettermi in gioco con qualcosa che, per motivi familiari e persino per pigrizia, avevo lasciato perdere da troppo tempo. La cosa divertente è che mentre pensavo all’incipit nella mia mente si sviluppava tutta la seconda parte del romanzo. Quindi ho adattato l’inizio alla fine, che mi piaceva molto.
-Scelta dell' ambientazione. Perchè hai scelto proprio il Rinascimento come sfondo per questa storia d'amore?
Il Rinascimento, a dire la verità, non è stata la mia prima scelta; infatti pensavo a un Regency, subito scartato dopo aver considerato che il raffinato 800 inglese non era adatto alla storia. Ritenendo che per quello che avevo in mente fosse meglio il medioevo, ho quindi cominciato a scrivere facendo le ricerche di rito. Molto presto, tuttavia, mi sono resa conto che neppure quel periodo andava bene, e per due questioni che si potrebbero considerare banali, ma per me importantissime: i corrieri e le locande di posta, di cui avevo assolutamente bisogno. E quindi, infine, è stato Rinascimento.
-Cecilia è una donna dal carattere forte ma che per sopravvivere dovrà seguire il volere del destino beffardo che la farà diventare Isabella. Questo inganno però le costerà l'amore della sua vita, il suo sposo. Anche in questo romanzo la tua protagonista ha un carattere caparbio e deciso ma che deve soffrire molto per poi ritrovare la serenità che si prospetta nel finale. Rispetto a Capelli di Luna, indimenticabile, Isabella non ha subito molti torti ma nello stesso tempo gli eventi l' hanno segnata come donna. Come mai è sempre la donna ad essere "preda", in qualche modo, degli eventi e l'indiscussa protagonista del libro?
Devi considerare i tempi. Qui siamo nel 1493- 96 e la donna era sempre una ‘preda’ . Le mogli sottostavano ai mariti , che fossero dei buoni compagni o meno. In quanto alla mia ‘Isabella’, non dimenticare che si sente colpevole. E’ una donna obiettiva e anche onesta, anche se non si direbbe visto quello che ha combinato. Sa di aver sbagliato e quindi accetta quanto le accade. Forse è l’indiscussa protagonista , pensa tuttavia che il libro è scritto da una donna che un po’, mentre batteva sui tasti, si immedesimava e viveva la sofferenza di Isabella, la felicità… l’amore.
-Parliamo dei personaggi. Come sono nati nella tua mente Cecilia e Andrea?
Andrea l’ho voluto simpatico, sicuro di sé e sfrontato. Un uomo che però sarebbe stato in gradi di amare e, anche se tardi, di perdonare. Isabella l’ ho ‘vista’ crescere in una casa tranquilla, con una famiglia affettuosa anche se non più benestante. E proprio questo la rende incapace di immaginare un futuro come quello che le si prospetta dopo essere stata abbandonata alla locanda. Ammetto che poi entrambi mi hanno un po’ preso la mano, non troppo, per la verità, altrimenti il romanzo ne sarebbe uscito stravolto.
Miriam Formenti, il ritorno di una grande firma del romance italiano-In tutti e 3 i tuoi romanzi che ho avuto il piacere di leggere vediamo come i protagonisti principali debbano lottare con le unghie e con i denti per poter stare insieme. Il più delle volte però queste stesse avversità sono celate nel loro animo e non vengono incarnate da alcun personaggio antagonista. Devono combattere l'orgoglio, il tradimento, la diffidenza e la sfiducia. Come mai questa scelta di interiorizzare in qualche modo il "nemico" dei due amanti e non trasporlo magari come solitamente accade in un amante gelosa o in qualche personaggio secondario?Mi infastidisce il personaggio secondario che si mette fra i miei due protagonisti. Guarda, lo ammazzerei! Anche con i contemporanei ho usato molto poco gli… ‘altri’ . Diciamo che gioco molto sui dubbi e sull’orgoglio, che come tutti sappiamo è un nemico peggiore di un amante deluso. Credo che tutto questo nasca dal fatto che io non amo i tradimenti, nemmeno quando sono descritti in altri romanzi. Certo, se entrambi i protagonisti per vari motivi credono che la loro storia sia finita sul serio, posso anche inserire l’altro o l’altra, e in Capelli di Luna l’ ho anche fatto.
-Si sa, il romance è un genere bistrattato da molti lettori e addetti al settore editoriale ma lentamente nell'ultimo periodo abbiamo notato dei cambiamenti grazie alla nascita di Leggereditore e anche di Romance Magazine. Cosa ne pensi di questi cambiamenti e cosa prevedi per il futuro per questo genere? Finalmente anche in Italia il romance riuscirà a conquistarsi un posto fisso nelle librerie?
Io sono fiduciosa e sono convinta che per le case editrici puntare sul romance da libreria sia una scelta vincente. Come lettrice mi piace immaginare di entrare in una libreria e trovare una vasta scelta delle letture che preferisco a un prezzo abbordabile. Mi piace pensare di scegliere con calma un romanzo e , magari, persino permettermi di rimandare l’acquisto di qualche giorno senza temere di non trovarlo più . Cosa che non può essere fatta in edicola. Lì, il giorno dopo il romanzo che desideri potrebbe essere già terminato o, essendo considerato un periodico, già stato rimandato indietro.
-Quali sono i tuoi progetti futuri dopo questo romanzo? Ci puoi già anticipare qualcosa a tal proposito?
Al momento sto scrivendo un romanzo ambientato nel XVIII secolo. Poi è possibile che torni al medioevale, poiché ho una mezza idea che mi sta frullando in testa. La cosa tuttavia non è ancora chiara, e mi scuso quindi di non parlarne.
-Miriam ti ringrazio per aver accettato il mio invito per questa intervista. Ti andrebbe di aggiungere qualcosa prima di salutarci?
Ti ringrazio moltissimo di avermi ospitato nel tuo blog e per il tempo che mi hai dedicato. Le tue domande sono state molto interessanti e mi è stato facile rispondere. Saluto con simpatia anche tutte quante le amiche lettrici.

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