Il mirtillo rosso è una particolare varietà di mirtillo originaria dell’America del Nord. Si presenta come una piccola pianta erbacea alta tra dieci e trenta centimetri, che cresce prevalentemente in regioni montuose, pascoli e foreste di tutta Europa. Si sviluppa prevalentemente tra le conifere e il suo nome botanico completo è Vaccinium vitis – idaea L o Vaccinium macrocarpon. Viene anche conosciuto come Cranberry, vigna di monte, martellina e mortella rossa.
La famiglia di appartenenza del mirtillo rosso è la stessa di quello nero, ovvero le Eriacee. Il fusto del mirtillo rosso, oltre a essere più corto del mirtillo nero, è anche prostrato, con rami ascendenti, rotondo e lievemente vellutato nelle
piante giovani. Le foglie sono verdi e lucenti nella parte superiore, biancastre in quella inferiore. I fiori sono di colore bianco e rosato e si sviluppano tra maggio e luglio. I frutti sono delle bacche a forma di globo, di colore rosso e dal sapore acidulo. Il nome botanico vaccinium potrebbe derivare da “vacca” poiché le mucche brulicano frequentemente questa pianta, ma potrebbe anche riferirsi alle bacche che sono molto simili all’uva ursina, tanto che a volte, il mirtillo rosso viene usato come sostituto di quest’ultima specie vegetale. Anche il mirtillo rosso, come il nero, possiede proprietà officinali, anche se legate più specificamente a determinate aree del corpo. Le parti della pianta usate in erboristeria sono le foglie ( raccolte tra maggio e agosto), i frutti (raccolti tra agosto e settembre), la pianta intera e le gemme fiorite.
Il mirtillo rosso contiene glucosidi fenolici ( arbutina e idrochinone), antociani, tannini, zuccheri, flavonoidi, acidi triterpenici, acidi organini e sali minerali ( ferro e manganese). Gli antociani e gli zuccheri sono contenuti nei frutti, mentre in tannini sono presenti in tutte le parti della pianta. Le principali proprietà del mirtillo rosso sono antisettiche e ipoglicemizzanti. Le prime si esplicano a livello delle vie urinarie e intestinali. Gli estratti di mirtillo sono, infatti, largamente impiegati per la prevenzione e la cura della cistite, specie per prevenire eventuali ricadute. L’effetto disinfettante delle vie urinarie è dovuto alla presenza di arbutina, contenuta nelle foglie del mirtillo rosso. Questa sostanza è presente in misura maggiore nell’uva ursina , ragion per cui, al fine di ottenere lo stesso effetto con il mirtillo rosso, se ne dovrà utilizzare almeno il 30% in più. Altri glicosidi, come la neomortillina, hanno anche proprietà ipoglicemizzanti e vengono usate per curare forme lievi di diabete, come quello senile. Il frutto essiccato del mirtillo rosso possiede anche proprietà astringenti e viene impiegato per il trattamento delle enteriti. Tra le sostanze presenti nel frutto, troviamo le antiadesine che sono in grado di inibire l’adesione dei batteri alle pareti del colon e della vescica. Per questo meccanismo il mirtillo rosso è il rimedio vegetale maggiormente impiegato in caso di infezioni della vescica e dell’intestino. Il blocco della proliferazione batterica innestato grazie ai principi attivi del mirtillo rosso, impedisce anche le eventuali reinfezioni e le ricadute delle cistiti. I gemmoderivati del mirtillo rosso vengono impiegati per tutti i disturbi che colpiscono il colon ( coliti, enteriti, meteorismo). Il migliore trofismo della mucosa intestinale determina anche un miglior assorbimento delle sostanze nutritive. I flavonoidi contenuti nelle gemme sono anche impiegati per ripristinare l’equilibrio ormonale in caso di ridotta funzionalità ovarica e nei disturbi della menopausa.
Gli estratti di mirtillo rosso si possono assumere attraverso diverse formulazioni erboristiche. Tra queste segnaliamo il decotto e le gocce, sia di macerato glicerico che di tintura madre. Quest’ultima si ricava dal ramo fogliato fresco con frutto. Il decotto si prepara con due cucchiai da minestra di foglie e frutti in mezzo litro d’acqua. La dose consigliata è di due, tre tazze al giorno. L’acqua si deve far bollire per una ventina di minuti. La dose consigliata per il macerato glicerico diluito di mirtillo rosso, è di cinquanta gocce per una, tre volte al giorno, mentre la posologia consigliata per la tintura madre è di 40 gocce per tre volte al giorno. L’estratto di mirtillo rosso può anche essere contenuto in compresse o capsule che rappresentano la forma farmaceutica più venduta e diffusa. La dose consigliata è di due compresse al mattino e due alla sera in caso di
cistite acuta per cinque giorni o di una compressa ogni sei ore per sei giorni. In caso di cistite cronica la dose sarà di due compresse alla sera o di una compressa ogni otto ore per due mesi. Di solito, le formulazioni in compresse comprendono anche una miscela di diversi estratti vegetali, come mirtillo rosso, ippocastano e ananas. Le foglie di mirtillo ad alte dosi sono tossiche. L’assunzione di estratti vegetali può anche essere dannosa in caso di ipersensibilità individuale. Per tali motivi, prima di acquistare prodotti e integratori vegetali, si consiglia la prescrizione di un medico.
Una confezione di 30 compresse a base di estratti di mirtillo rosso costa circa 13 euro. Questo il prezzo in farmacia, mentre se si compra online si spendono circa 11 euro. L’acquisto online però, in caso di farmaci e integratori, va effettuato con estrema prudenza e verificando l’attendibilità del venditore. Confezioni per preparare decotti e infusi al mirtillo rosso costano circa 4 euro