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Miseria e Misericordia /Agostino nelle "Confessioni"/ Spazio Spiritualità

Creato il 31 ottobre 2015 da Marianna06

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MISERIA E MISERICORDIA.  Due parole, due realta’ che secondo il Beato Paolo VI sono la sintesi dei sentimenti di Sant’Agostino.  Penso di non esagerare: non credo che l’umanita’ abbia conosciuto un uomo di maggior profondita’ di pensiero, intensita’ di sentimenti e capacita’ espressiva.  Un uomo toccato e sanato dalla misericordia! E’ lui stesso che lo afferma ripetutamente ne ‘Le Confessioni’, una rilettura intima e sincera della sua vita: prima lasciva e negli errori, poi santa nella Verita’.  In questa sua autobiografia del cuore e dello spirito non insegna la misericordia, come tante volte nelle sue omelie e scritti.  Piuttosto, narra la sua esperienza della misericordia di Dio in varie occasioni della sua vita.

+   Nella sete di Dio prega: “Per la tua misericordia, mio Signore e mio Dio, dimmi che cosa tu sei per me.”  Terra e cenere, e’ lui che lo afferma, oso parlare alla Misericordia.  Il Signore, crede, non ridera’ di lui come fanno gli uomini, ma lo riguardera’ con occhio misericordioso.

+   Agostino ricorda il passato di peccato e ringrazia il Signore per essere stato perdonato da azioni nefande.  “Se hai disciolto come ghiaccio i miei peccati e’ frutto della tua misericordia.”  Poco dopo aggiunge: una infinita misericordia.

+   Guarito dal Medico celeste scrive: “Non mi vergogno di proclamare le tue misericordie.”  Piu’ volte Agostino usa la parola ‘misericordie.’  “Taccia le tue lodi chi non sa vedere le tue misericordie.”  “Confessando  le nostre miserie e le tue misericordie.”  La misericordia, quindi, e’ al plurale: per piu’ motivi e circostanze.

+   Il frivolo mondo accademico di Cartagine e’ nauseante ad Agostino.  Decide di andare a Roma, dove pensa di trovare serieta’. Mente il motivo a sua madre, che addolorata si aggrappa a lui fino alla nave per trattenerlo.  Ricordando l’evento scrivera’: “A mia madre mentii. A quella madre!  E fuggii.  Per la tua misericordia anche questo mi hai perdonato.”  Piu’ tardi Monica raggiunge il figlio a Milano, che ha lasciato le tenebre ma che ancora non vive nella luce.  Commenta Agostino: “A te, fonte della misericordia, intensificava preghiere e lacrime.”  Il desiderio di Monica e’ vedere Agostino battezzato cattolico.

+   Aiutato dal grande vescovo Ambrogio, Agostino comincia a leggere le Scritture.  Scrive: “Tu, Signore, accarezzando e plasmando con la tua mitissima e misericordiosissima mano mi conducevi al raggiungimento della verita’.”  Altre volte Agostino usa l’assoluto ‘misericordiosissimo/a.’  “Tu, misericordiosissimo Signore, sei il medico, io l’infermo.”  A Roma l’intimo amico Alippio si diletta dei giochi crudeli del Circo e Agostino ne e’ profondamente addolorato.  Tuttavia, “Con la tua mano misericordiosissima lo hai strappato da questo obbrobrio.”

+   Gia’ cattolico, Agostino e’ tormentato dall’origine del male.  “E mentre la mia ricerca si svolgeva intensamente nel silenzio, un grande grido saliva alla tua misericordia.”  Affascinato dalla verita’, tutta la vita di Agostiono e’ anelito, grido, e ricerca.  In questo e’ sorretto dalla fede nuova: “Ogni mia speranza non e’ riposta che nella tua grandissima misericordia.”  “Una sola e’ la speranza, una sola la fiducia, una sola la promessa salda: la tua misericordia.”  “Unica speranza e’ la tua grande misericordia.”  Per Agostino la misericordia di Dio e’ totalizzante. E’ fonte e vertice di tutto: del faticoso pellegrinaggio umano e dell’amorevole presenza divina.

+   L’antologia di citazioni sulla misericordia tratte da “Le Confessioni” sarebbe lunga.  Bastino queste poche a mo’ di esempio.  Tanta abbonda la parola ‘misericordia’ negli scritti di Agostino da far dire al Beato Paolo VI  che e’ la suprema sintesi della sua vita.  E lui stesso, rieccheggiandolo, preghera’: “Ch’io possa onorare te, invocando, accettando e celebrando la tua dolcissima misericordia.” (Pensiero alla Morte)

+   Mi piace concludere con il commento di Agostino al passo dell’adultera colta in fallo.  Cosa dira’ Gesu’ a coloro che gliela presentano per averne un parere?  “Chi e’ senza peccato scagli per primo la pietra contro di lei.” Tutti se la squagliano svergognati.  Conclude il grande vescovo: “Resto’ l’adultera e il Signore, resto’ colei che era ferita e il medico, resto’ la grande miseria  e la grande misericordia.” 

+   Prego con Agostino. “A te la lode, a te la gloria, fonte della misericordia.  Che io esalti sempre la tua misericordia.”

       

                                               P.Giuseppe Inverardi (IMC)

 

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