Misery di Stephen King

Creato il 06 ottobre 2012 da Tiziana Zita @Cletterarie

Colorado, Stati Uniti. Il celebre scrittore Paul Sheldon parte in macchina per consegnare all’editore il suo ultimo romanzo, ma un’improvvisa tempesta di neve lo fa uscire di strada. Svenuto e gravemente ferito viene tratto in salvo dall’ambigua Annie Wilkes, un’ex infermiera che, per ironia della sorte, è proprio un’accanita lettrice dei suoi libri. L’uomo, costretto a rimanere su una sedia a rotelle, si ritrova così prigioniero nella casa di questa donna che ben presto mostra segni di squilibrio mentale. Nella sua follia Annie non perdona a Paul di aver «ucciso» Misery, il suo personaggio preferito; così, tramite orribili sevizie e torture, lo obbligherà a farla rivivere con un nuovo romanzo.

Sarebbe riduttivo affermare che Misery è solo un ottimo thriller, trattandosi di fatto (in barba a chi ancora guarda a King come a uno scrittore solo «di genere») di un dettagliato “resoconto esplorativo” della mente delle persone. Da meticoloso osservatore della specie umana qual è, Stephen King si diverte un mondo a scoperchiare gli anfratti più bui della psiche per mostrarceli nudi e crudi nella loro terribile, estatica vertigine. Navigando con superba maestria nelle oscure acque della follia, l’autore attraversa le lande del dolore e della morte per poi visitare gli immensi abissi di quella parte del cervello dove dimora la creatività, in un appassionante gioco di specchi tra lo scrittore vero/lo scrittore del romanzo/e il lettore. Semplicemente splendido e agghiacciante!


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