Miss appman si pappa il pensiero

Creato il 04 luglio 2014 da Zioscriba

il vecchio Miss Pacman, giochino della mia adolescenza


Non ci credevo. Pur essendo da sempre preparato al peggio, proprio non volevo credere all’esistenza dell’ultima frontiera tecnoglionita (uno dei tanti regali-eredità del dipartito guru, grazie mister jobS!): subdoli giochini in apparenza gratuiti, ma che necessitano di odiose app a pagamento per superare i livelli. Spesso le vittime sono bambini, e davanti alle loro lacrime il genitore sprovveduto compra… (anzi, “scarica”: l’antipatico e onnipresente verbo del decennio, che mi fa pensare alle scariche di diarrea…)Del resto, a questo è finalizzata la strategia delle applicazioni gratuite: insegnare “la strada” ai più piccini (quanti poveri genitori ho sentito vantarsi: “Due anni e mezzo e già scarica le app!” Appanculo! Vedrai che gioia, fra qualche annetto!)
(Intanto c’è gente che fa rapine a mano armata “perché non può permettersi di comprare il cellulare al bambino”. Ormai si fa passare per necessità vitale quella che per il buon senso dovrebbe essere ancora una PERVERSIONE poco intelligente: l’obbligo di far parte del branco tecnoglionito e modaiolo fin dalla più tenera età. Così andrà a finire che a quel rapinatore, anziché contestare l’aggra-vante di essere un pessimo padre, si concederanno attenuanti, come se avesse rapinato per comprare il pane.)
Fino a pochissimi anni fa, mangiando e bevendo in compagnia, si PARLAVA. Adesso, persone che non vedi da un anno e dovrebbero aver mille cose da raccontarti (ma a ‘sto punto sorge il dubbio che non abbiano proprio un cazzo, da dire) si confrontano fra loro sui livelli raggiunti nel giochino ebete che va per la maggiore, oppure mostrano tronfie l’ultima app cretina scaricata nel pomeriggio: ed ecco che si filmano a vicenda mentre cacciano fuori la lingua, ruttano e battono le mani, dopodiché l’intelligentissimo gadget trasformerà il tutto in un videoclip musicale, coi protagonisti vestiti da donna cannone in tutù. E giù risate. Standardizzate. Tristissime.
Voi, che a scuola vi stupivate al racconto di sciagurati indios disposti a barattare terre con specchietti e perline colorate. Con cosa la state barattando, adesso, la vita?!
I miei coetanei o giù di lì si ricorderanno di Miss Pacman, il giochi-no-divoratore. Mai avremmo pensato che simbolo dell’umanità del nuovo secolo sarebbe invece stato l’annichilente Miss Appman. La sua missione? Eliminare l’intelligenza dal mondo, in cambio di milionate di apparenti (e a volte, non lo nego, abbastanza utili) comodità. Miss Appman che si pappa i pensieri. App app app app app app app…Applausi.

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