Missione Rosetta: la cometa 67P/Churyumov-Geramisenko

Creato il 11 agosto 2011 da Sabrinamasiero

Un immagine di fantasia dell’incontro della sonda Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) con la cometa 67P/Churyumov-Geramisenko in programma per il 2014. Cortesia ESA.

Continuiamo con la missione Rosetta, dopo averla introdotta (alla pagina: http://tuttidentro.wordpress.com/2011/07/13/missione-rosetta/) e aver analizzato le tappe fondamentali (http://tuttidentro.wordpress.com/2011/07/16/le-tappe-della-missione-rosetta/).

L’anno scorso abbiamo visto il suo fly by con l’asteroide Lutetia il 10 luglio 2010, ampiamente raccontato in questo blog: per vedere la lista di tutti gli argomenti sulla Missione Rosetta digitate “Rosetta” nel riquadro a destra degli articoli sotto la voce “cerca”, ottenendo il seguente link: http://tuttidentro.wordpress.com/?s=Rosetta .

La cometa 67P/Churyumov-Geramisenko è il target principale della missione Rosetta che raggiungerà nel 2014.

La cometa 67P/Churyumov-Geramisenko è stata scoperta da Klim Churyumov su alcuni lastre fotografiche della 32P/Comas Sola prese da Svetlana Geramisenko nel settembre 1969 ad Alma Ata. Da quel momento 67P è stata osservata durante i suoi numerosi avvicinamenti. La cometa 67P/C-G ha un periodo di 6,6 anni è stata attiva per un certo periodo di tempo. Nella sua penultima apparizione del 2002-2003 la cometa è passata al perielio il 18 agosto 2002 arrivando ad una magnitudine di 12, sebbene un outburst di magnitudine apparente 2 è stato osservato proprio al perielio, nel punto di massima vicinanza al Sole.

Il Lander Philae della Missione Rosetta si posa sul nucleo della cometa. E’ un’immagine di fantasia che diventerà realtà nel dicemnbre 2014. Cortesia ESA.

Un fenomeno simile era stato osservato nel precedente avvicinamento della cometa al Sole con un’intensità un po’ inferiore. In entrambe le occasioni la crescita della curva di luce è stata molto rapida. Si osserva che l’outburst del 1996 si è manifestato qualche prima del passaggio al perielio mentre quello del 2002 si manifestò proprio al perielio.

Nonostante questa attività, la cometa non ha avuto grosse variazioni nei parametri orbitali dal momento della sua scoperta nel 1969. Tuttavia, la cometa ha una storia piuttosto particolare. Durante il XIX e il XX secolo prima del 1959 la sua distanza dal perielio è variato da circa 2.5 UA a 2.9 UA e questo è il motivo per cui la cometa non fu osservata dalla Terra a quel tempo. Nel febbraio 1959 si verificio un massimo avvicinamento della cometa a Giove fino a 0.052 UA. Questo evento causò cambiamenti orbitali considerevoli: la distanza al perielio diminuì da 2,747 UA a 1.28 UA; l’eccentricità aumentò fino a 0.36 a 0.63 e il periodo orbitale divenne più corto da 8.97 anni a 6.55 anni. Il risultato fu che la cometa fu scoperta nel suo secondo ritorno al perielio dopo il suo incontro ravvicinato con Giove. Da qui, la non usuale attività della cometa osservata nelle sue ultime apparizioni potrebbe essere un risultato di questa notevole riduzione della distanza del perielio che ha avuto luogo non molto tempo fa.

La cometa 67P/Churyumov-Geramisenko è stata scelta come target per la missione nel 2003 dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dopo il ritardo del lancio della sonda Rosetta e quindi il mancato fly by con la cometa 46P/Wirtanen, che era stata selezionata come target della missione.

Cometa della famiglia di Giove, 67P/Churyumov-Geramisenko avrà il suo rendezvous il 22 maggio 2014 ad una distanza eliocentrica di 4.5 UA circa 15 mesi prima del suo passaggio al perielio. Solo nel dicembre 2014 la sonda sgancerà il lander Philae sul nucleo della cometa, dopo averlo analizzato e fotografato nei minimi dettagli dal maggio precedente. La missione si concluderà nel 2015 dopo che la cometa sarà passata nel suo punto di minima distanza dal Sole, oltre 4000 giorni dopo che la sua avventura era inziata.

I dati di questo articolo sono stati ricavati dall’articolo “67P/Churyumov-Geramisenko – Potential Target for the Rosetta Mission” di Malgorzata  Kròlikowska  dello Space Research Center of the Polish Academy of Sciences, Varsavia, Polonia, arXiv:astro-ph/0309130vl 4 Sept 2003.

Sabrina