Le Linee di Nazca hanno dato origine a una quantità incredibile di teorie, dalle piste e segnali per l’atterraggio di astronavi aliene, ai percorsi rituali che gli antichi abitanti di Nazca avrebbero seguito a bordo di palloni aerostatici, fino al calendario astronomico, che la stessa matematica tedesca ipotizzò.
Qualunque sia la loro origine e il periodo in cui vennero tracciate (si pensa intorno al 550 d.C.), certo è che le Linee sono uno spettacolo impressionante, soprattutto per la precisione e la varietà dei loro disegni.
La visione aerea ha permesso di riconoscere più di trenta geoglifi con forme di animali marini e terrestri, oltre a figure geometriche e umane. Quelle più facilmente visibili ed osservabili dal turista per le loro dimensioni sono il ragno di 42 metri, la cui struttura fa pensare ad un aracnide preistorico, la lucertola di 180 metri, la scimmia lunga un centinaio di metri, con un’enorme coda arrotolata a spirale, il condor ad ali spiegate (135 metri) e un uccello in cui alcuni vedono la gigantografia di un colibrì, il cui becco misura 100 metri.
Accanto a queste rappresentazioni, indubbiamente affascinanti, esiste una quantità di altri bellissimi e talvolta stranissimi disegni: cani, uccelli giganteschi, balene, serpenti con più teste, animali sconosciuti, oggetti ignoti dalle forme indescrivibili.
L’unico modo per poter ammirare nella totalità queste meravigliose ed enigmatiche linee è quello di sorvolare la zona, rivolgendosi alle numerose compagnie aeree che effettuano questo servizio.