#mistero: il cimitero dei #vampiri

Da Matteobortolotti @bortolotti

E' stato recentemente scoperto in Polonia – la notizia è di pochi giorni fa, – un cimitero di vampiri. Notizia suggestiva, visto che siamo normalmente abituati a immaginare i queste creature appisolate nelle loro tombe in attesa del calar del sole. Questi vampiri sono morti. Esatto. Dei non-morti piuttosto morti. Uccisi secondo il metodo tradizionale della decapitazione. Non si sa ancora di quanti corpi si tratti, ma non è una tomba isolata. Capitava non di rado che queste persone sospettate di vampirismo venissero sepolte tutte insieme. Un tempo, infatti, avere a che fare coi non-morti era all'ordine del giorno. Gli appestati venivano spesso scambiati per maledetti, o revenant (accezione medievale per 'ritornato', ovvero persona che grazie alla necromanzia vive dopo la morte). Uno dei modi per comprendere se un morente era destinato a diventare un bevitore di sangue era quello di verificare dopo qualche giorno dalla sepoltura se la sua bocca era sporca di sangue. Facile, visto che spesso la decomposizione delle interiore provocava spesso questo fenomeno.

I vampiri e più in generale i non-morti (reggetevi forte!) erano ben diversi da quelli di oggi. Tanto per cominciare alla luce del sole non si riempivano di brillantini, e non erano neanche pallidi e smunti. Anzi, le cronache ce li raccontano gonfi e rossi. Proprio per questo gli si piantavano chiodi benedetti nel cranio, per evitare che si gonfiassero dopo la sepoltura e si rialzassero per nutrirsi dei vivi.

La testa veniva tagliata per disorientare l'anima del mostro (sì, avevano un'anima anche loro… non come Angel della serie Buffy) e spesso inchiodata tra le gambe o sotto le natiche.

Avete capito bene. La testa fra le chiappe.

Ma c'è sempre un ma. I resti ritrovati in un cantiere edile lungo la strada che porta alla città di Gliwice, nel sud del Polonia, l'altro giorno, potrebbero essere ben più recenti dei tempi della peste. Ben più giovani della strega veneziana col mattone in bocca. Il cantiere infatti sorge su un tratto di strada che è stato campo di battaglia durante la Seconda Guerra Mondiale.

Considerato che l'ultima sepoltura anti-vampiresca polacca di cui si hanno notizie risale al 1914, non mi stupirebbe se fosse stata ritrovata una fossa comune di soldati nazisti. Vissuti come diavoli, veri e propri mangiatori di morte, quale trattamento si sarebbero potuti aspettare nelle campagne sperdute dell'invasa Polonia?

A meno che, ovviamente, non si trattasse di uno dei tanti esperimenti occultistici di Himmler. Forse quei corpi sepolti secondo tradizione appartenevano davvero a non-morti, soldati-revenant risvegliati da oscure pratiche magiche durante la conquista dell'Europa da parte di Hitler.

Ti è andata male, Adolf! Un gruppo di contadini bene addestrati l'ha fatta in barba ai tuoi vampiri svasticati… L'ho sempre detto io: le vecchie tradizioni contadine hanno una forza che va rispettata. E tramandata. Ehm, come dite? Mi sono fatto prendere troppo dalla fantasia?

Chissà, questo blog è fatto così. Credo a tutto, finché non dimostro il contrario di tutto. E questa storia mi piace pensarla così.

Contadini polacchi incazzati contro vampiri nazisti: 1 – 0. Fra il nero e il mistero.


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