L´uso terapeutico di questa pianta non era conosciuto nell´antichità. Nel Medioevo, secondo la Teoria delle Segnature, avendo il fiore giallo come la bile gialla, si iniziò a usare come rimedio del fegato. E come spesso accade evidenze scientifiche hanno confermato questa teoria. Nel 1546 il naturalista Bock attribuì al tarassaco un potere diuretico, mentre un farmacista tedesco del XVI secolo attribuì alla pianta virtù vulnerarie (vale a dire capaci di curare rapidamente le ferite). Il tarassaco è utilizzato nella Medicina Tradizionale Cinese come depurativo in grado di purificare il Calore, eliminare le tossine e dissipare i noduli, con tropismo epatico (epatiti) e gastrico. Un detto francese afferma che il tarassaco “purifica il filtro renale e asciuga la spugna epatica”. È comunemente conosciuto come dente di leone o soffione, o anche con lo storpiamento del nome in taràssacco. Un'altro dei nomi comuni del tarassaco è anche piscialetto (nella nostra zona ed anche in parte del nord Italia ) poiché ai bambini viene di solito raccontato che chi lo coglie la notte bagnerà il letto, da cui il nome.
Il tarassaco cresce spontaneamente nelle zone di pianura fino ad una altitudine di 2000 m e in alcuni casi con carattere infestante. È una pianta tipica del clima temperato e, anche se per crescere non ha bisogno di terreni e di esposizioni particolari, predilige maggiormente un suolo sciolto e gli spazi aperti, soleggiati o a mezzombra. In Italia cresce dovunque e lo si può trovare facilmente nei prati, negli incolti, lungo i sentieri e ai bordi delle strade. In questo periodo i germogli del tarassaco, crescono giotti e carnosi, grazie alla rugiada, che dopo il caldo afoso permette la crescita delle erbe spontanee.
Ingredienti
200 g di tarassaco 80 g di mela renetta 40 g speck 4 noci di gorgonzola dolce un filo d'olio d'oliva aceto balsamico q.b. sale e pepe q.b.
Mondate e lavate ciospi di tarassaco, appena colti nei campi, conditeli in un insalatiera con un pizzico di sale, aceto e olio d'oliva. Tagliate a listarelle lo speck, riponetelo in padella, scaldate a fiamma alta e rendetelo croccante. Tagliate a cubetti piccoli, la mela ed iniziate a comporre il piatto. Impiattate il tarassaco, riponete a caso speck, mele e con l'aiuto di un cucchiaino adagiate qualche noce di gorgonzola.