Accanto a me siede una guardia giurata del supermercato. E' una signora di mezza età che ha chiesto di essere servita d'urgenza perché nel regolamento che deve rispettare, è fatto d'obbligo presentarsi con le scarpe lucide.
La guardia giurata in Messico rappresenta le contraddizioni di questo paese; un'esagerata attenzione alla forma e poi, quando si passa alla sostanza, qualche dubbio sulla reale efficienza del sistema, sorge.
La signora, dicevo, avrà quarant'anni circa. E' alta approssimatamente un metro e sessanta, capelli neri raccolti in una coda di cavallo, trucco leggero sugli occhi però avrà una quindicina di chili di troppo che fanno sì che cammini un po' ondeggiando e, probabilmente, il suo scatto, nel momento dell'azione, non sarà simile a quello di una pantera.
E' improbabile che possa bloccare un ladruncolo ventenne a mani nude.
Per aggirare il problema della prestanza fisica, ci pensa l'armamento in dotazione. La signora è armata di pistola e di mitraglietta d'assalto Uzi, proprio quella in dotazione all'esercito israliano.
Su wikipedia leggo:
“L'Uzi è molto maneggevole grazie alle sue dimensioni e peso, ma il brandeggio è decisamente impegnativo. Infatti, come tutte le armi automatiche a riarmo a massa battente, tende a impennarsi quando si effettuano raffiche prolungate.”
Ora immaginiamo l'effetto di una raffica di mitraglietta UZI in un supermercato affollato. Immaginiamo che ad azionare l'arma sia proprio questa signora, che è un po' diversa, per fisico ed addestramento, ad un militare israeliano. Per crivellare un tizio che ha rubato un cellulare, come minimo volerebbero in frantumi le vetrine dei negozi, le cui scheggie di vetro ferirebbero vecchi e bambini.
Le donne presenti griderebbero a pieni polmoni, in preda di crisi isteriche.
L'impennamento della Uzi dovuto al riarmo a massa battente della stessa, dirigerebbe i proiettili verso il soffitto; scoppierebbero luci al neon e i proiettili rimbalzerebbero ferendo gli acquirenti del centro commerciale che si accascerebbero sanguinanti sul pavimento.
Una tragedia la cui notizia sarebbe riportata in tutte le agenzie di stampa del mondo.
Pare a che a questa eventualità nessuno ci pensi. La signora e i suoi superiori sono più attenti al fatto che l'uniforme sia pulita, i capelli raccolti e la radio con la batteria carica. Insomma, quando dal punto di vista della forma siamo a posto, non è necessario porsi altri crucci.
Le scarpe della signora, sono degli stivaletti di gomma e (forse) di pelle da pochi soldi. Nessuna donna italiana avrebbe il coraggio di indossarli, messe alle strette con una pistola alla tempia, preferirebbero un paio di zoccoli da infermiera.
Il lustrascarpe arrotola l'orlo dei pantaloni della signora rivelando i calzini che sono neri a cuoricini rossi.
Mitraglietta Uzi e calzini a cuoricini rossi.
Allora sorrido e mi rilasso. Nella complicata logica messicana, so con certezza, che con questo dettaglio, non ci sarà nessun incidente nel centro commerciale dovuto ad una raffica di Uzi. Forse qualche ladruncolo riuscirà a farla franca, ma tutto sommato, è meglio così.
E' decisamente meglio così!