Al bando servizi a valore aggiunto, consigli e comparazioni. Chi compra sul mobile cerca essenzialmente convenienza e servizi mirati, come la tracciabilità dello stato della spedizione.
Solo meno di un terzo degli utilizzatori richiede rich content sul mobile, ma per ben il 43% è importante potere tracciare lo stato della consegna.
Quali indicazioni emergono da questa, e altre, ricerche in merito allo sviluppo del mobile commerce?
Le app sono la risposta. Ma a quale domanda?
Se l’utilizzo delle app mobile è in crescita a tre cifre (+115 % secondo una ricerca di Flurry) guidato dai settori Social e Produttività, è anche vero che la sbornia da app è ormai passata: si scaricano solo quelle che servono e si utilizzano, tanto che la media per persona, secondo una ricerca sviluppata da Deloitte, è passata da 2,3 a 1,8 app.
La preferenza verso l’uso di siti mobile è doppia, sempre secondo la ricerca McKinsey, rispetto all’utilizzo di app che, nella maggior parte dei casi, non offrono vantaggi significativi rispetto alla navigazione ordinaria. Solo il 30% degli utilizzatori ha più di due app legate all’e-commerce su mobile e solo il 7% più di cinque. Su questo fronte l’Italia, manco a dirlo, è ancora fortemente in ritardo, non solo sull’e-commerce ma sul web in generale. Qualche giorno fa sono stato nella giuria della sezione Internet del Premio Mediastars e sulla settantina di siti esaminati ve ne erano ancora alcuni non responsive e solo una percentuale limitata era dotata della versione mobile, con navigazione semplificata.
Funzioni di base o cool?.
Showrooming: perdita reale di clienti o spauracchio?
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Quali conclusioni?
I consumatori che adottano il mobile commerce sono consumatori evoluti che sono stati sempre all’avanguardia nell’adozione di strumenti tecnologici. Arrivano quindi al mobile con una consapevolezza e una maturità notevoli nell’utilizzo degli strumenti digitali.
Per loro il mobile è essenzialmente un mezzo di informazione e comparazione e quando lo utilizzano per l’acquisto deve garantire un’esperienza lineare e semplice, priva di fronzoli inutili o poco fruibili sul terminale. Diventa quindi sempre più importante andare oltre il semplice responsive e progettare un’esperienza esclusiva pensata per l’utilizzo su smartphone e tablet.
Vale la pena? A livello mondiale l’e-commerce che transita dal mobile vale già il 30% del mercato del commercio elettronico. In Italia la percentuale è ancora considerevolmente inferiore ma i tassi di crescita sono rapidissimi: il mercato è raddoppiato nel 2014, raggiungendo il miliardo di euro, a fronte di una crescita del 17% dell’e-commerce B2C arrivato a quota 13,3 miliardi.
Avevamo già parlato della crescita dell’e-commerce in Italia, ma vi torneremo presto in un prossimo articolo.
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