Mobili pagati ma mai ricevuti: così Aiazzone truffava gli Italiani

Creato il 26 marzo 2011 da Lupoantonio

Negli anni ’80 Aiazzone era presente in tutte le televisioni degli italiani, con la sua pubblicità martellante che promuoveva mobili di alta qualità a poco prezzo. Chi è molto giovane non può ricordare i primi spot televisivi, ma quelli più recenti sicuramente sì. Vent’anni dopo infatti, Renato Semeraro, un finanziere torinese, si è presentato in Tv con il famoso marchio – il fondatore del mobilificio, ricordiamo, Giorgio Aiazzone, è morto in un incidente aereo nel 1986 – rilanciando i famosi mobili ed invitando tutti a comprarli.

Ma non è tutto oro quel che luccica. Già alcuni mesi fa una trasmissione televisiva di denuncia aveva portato a galla il

problema: moltissimi acquirenti avevano acquistato da Aiazzone e pagato in anticipo cifre altissime, senza però poi ricevere nessun mobile. Sembravano casi sporadici, invece adesso i truffati sono diventati 13 mila. Ma a chi rivolgersi, ora che il danno è stato fatto? Caso strano, il marchio Aiazzone e la stessa società B&S sono state oggetto di una sospetta e quanto mai rapida cessione a costo zero. Le indagini intanto continuano…ma chi ripagherà i truffati? Si è di recente aperta una speranza: Dario De Cartis, responsabile servizio clienti di Fiditalia, finanziaria di proprietà della francese Société Générale, con la quale Aiazzone era convenzionata per la cessione dei crediti, ha garantito: «(…) siamo disponibili a trattare con le associazioni consumatori, le istituzioni e con tutti i clienti di Aiazzone che si sentono truffati. Con loro cercheremo di trovare una soluzione soddisfacente».

Le accuse in questione sono: bancarotta fraudolenta, evasione fiscale, riciclaggio, truffa. Continua intanto l’appello dei compratori: «chiediamo, almeno, che non ci facciano pagare le rate dei finanziamenti per mobili che non abbiamo mai visto». Infatti sono obbligati ancora a pagare ciò che hanno comprato, almeno finché non si concluderanno le indagini. Almeno il congelamento dei pagamenti poteva essere loro concesso..

Oltre al danno per gli acquirenti, c’è quello per i lavoratori dipendenti: tutti i punti vendita sono infatti stati chiusi e ci sono 800 persone senza lavoro, già senza stipendio da quasi 10 mesi. Le truffe sono all’ordine del giorno in Italia: consigliamo allora di verificare bene chi è il venditore, non pagare nulla in anticipo e rivolgersi subito alle Autorità se qualcosa dovesse andare storto. Insomma, nel paese delle truffe, bisogna tenere gli occhi aperti il doppio.

Written by Valeria Martalò



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :