Bandite le acconciature estreme, sfilate, scalate, scomposte. La segretaria deve essere sempre perfetta, meglio se con i capelli raccolti in un elegante chignon. E gli occhiali? Rigorosamente da vista (anche se ci vedete benissimo), neri, con la montatura extralarge che, a dispetto della logica, stanno benissimo anche a chi ha il viso piccolo, saranno il dettaglio che più vi permetterà di entrare nella parte.
Attenzione a non scivolare sulla scelta delle scarpe che, per essere in tema, non potranno alzarvi da terra più di cinque o sei centimetri, pena l’effetto segretaria erotica dei filmastri anni Settanta di serie B, davvero poco elegante. La segretaria rientra già di per sé come stereotipo nell’immaginario maschile, quindi l’eccesso virerebbe al ridicolo in un attimo.
La donna mite, rigorosa fino a risultare quasi severa, con lo sguardo al pavimento, timida e quasi impacciata, suggerisce talvolta risvolti inaspettati e stimola la fantasia. Se volete entrare nel mood dimenticatevi di portarvi dietro borse che sembrano valigie e di buttarle ovunque vi capiti. Borsetta è il termine esatto, antico forse, ma perfetto, tant’è che finalmente tornano le mezze misure, proporzionate, capienti ma non buchi neri dove stipare di tutto e di più. E anche la colonna vertebrale ringazia.
Semplicità è la parola d’ordine, bianco, beige e nero i colori, medie le lunghezze, le ampiezze e le altezze, understatement o, se preferite, low profile l’atteggiamento. Per riassumere: una donna di classe. Sexy, ma di classe.