Io per Zara ho sempre avuto poca simpatia: i modelli wannabe Prada non mi sono mai piaciuti e quel minimalismo misto tra nord europeo e koreano non è mai riuscito a conquistarmi. Mettiamoci poi la qualità di materiali decisamente spropositata ai prezzi, ed ecco che l’ho tranquillamente depennato dai fashion brand del mio cuore. Altro discorso va fatto per Mango che ho scoperto pian piano, e dopo un iniziale idiosincrasia, si è insinuato come una vera e propria passione, proprio come succede nelle migliori storie d’amore. Senza contare che visitare la stupenda boutique Mango di Padova è uno dei pretesti per tornare assiduamente nella mia città del cuore!
Ma adesso ci si mette anche uno straordinario lookbook Spring 2015 che riassume sapientemente tutte le tendenze della bella stagione in arrivo.
Come avevamo già visto nelle sfilate c’è un trionfale ritorno degli anni settanta: un tripudio di jeans a zampa, suede, frange, cappelli a tesa larga, fantasie floreali. Mango non si limita a recuperare lo stile gipsy, ma attinge a tutte le tendenze dell’epoca, proponendo degli outfit che mi fanno tornare alla mente gli indimenticabili abiti di Barbra Streisand in Come eravamo (1973), fatti di pullover morbidi su jeans scampanati, pantaloni palazzo, cappotti e trench squisitamente androgini.
Ovviamente anche il jeans non perde il suo appeal, e viene declinato anche da Mango nella modalità denim on denim, variando le nuance, e accostando pezzi oversize con altri perfettamente attillati. Di sicuro quello che eviterò sarà il minidress in jeans, visto che non sono proprio Alexa Chung.
Per me Mango vince a mani basse su Zara. Voi chi preferite?