IO E NESSUN ALTRO
Modello Gheddafi
Secondo quanto dicono le voci di corridoio (quello di Montecitorio), al posto del logo di un partito il cui fallimento è stato sancito da un plateale e maldigerito divorzio, il papi sta pensando di mettere sulla scheda, solo il proprio nome, affiancato al massimo dalla parola “presidente” (anche in vista del Quirinale).
Sarà scritto talmente in grande che anche coloro cha hanno solo mezza diottria lo vedranno. Sta pensando anche alla scrittura Braille.
A tutti gli effetti, sarà l’ennesimo tedioso referendum su di lui. E questa volta c’è proprio solo lui. E’ convinto che la gente lo ami tanto! Nessuno conterà più niente della “squadra” dell’ex PDL. Non avranno neppure il “logo” dietro cui nascondersi ed eventualmente riconoscersi.
Per quanto riguarda i simboli degli altri partiti, saranno stampati 3 o 4 circoletti vuoti. Se per caso qualcuno fa la croce su un circoletto vuoto, il Viminale provvederà a scrivere il nome del papi, perchè questa era la volontà dell’elettore. Nel fare la croce ha solo sbagliato mira.
L’unico altro simbolo ammesso (senza nomi) sarà quello dei pirla legaioli, in perenne attesa del federalismo. Solo la ruota però, quella con sei raggi che sembra una foglia di marijuana. Il verde non dovrà essere molto evidente, altrimenti qualcuno la prende per vera marijuana, si fa uno spinello e si fuma la scheda in cabina.
Il suo modello è Gheddafi.
Residenza fissa del beduino italiano, nonchè sede del suo governo, sarà una tenda, con 30 “stanze”, dotate di letti modello “putin”, allestita in piazza Montecitorio. Dovesse piovere molto, sarà pronta una pensilina di plastica. Per i gabinetti, ci si arrangerà. Alcuni architetti stanno pensando a cammionate di sabbia desertica, da spargere attorno alla tenda. Dovranno fare come i gatti, provvedere al seppellire il tutto.