Il governo di Narendra Modi festeggia un anno il 26 maggio, ma comincia già a mostrare un po’ di fatica. Gli investitori, entusiasti per il leader della destra, stanno perdendo la pazienza. Lo stesso Modi aveva creato enormi aspettative. “Acce din ane wale hain”, stanno per arrivare i bei giorni, aveva twittato appena eletto. Adesso la sbronza è finita, e rimane solo un gran mal di testa.
La Borsa di Mumbai, che la scorsa settimana, ha subito un pesante scivolone, è la peggiore tra quelle dei mercati emergenti. Se in negativo dall’inizio dell’anno. Gli Fii, gli investitori istituzionali, ovvero i fondi pensione, preferiscono puntare sulla Cina, nonostante sia in recessione o sul Brasile.
Nonostante lo sfrenato attivismi, 40 Paesi in 12 mesi di governo, Modi non riesce a convincere.
Il ministro delle Finanze Arun Jaitley, un navigato politico del Bjp, ci ha messo di suo dando segnali contraddittori su una tassa sui Fii.
Ci sono stati anche dei fattori esterni, come un rincaro del petrolio e il maltempo che ha danneggiato i raccolti in marzo. Ma si sa come sono i mercati, è il ‘sentiment’ che conta. E in questo momento il ‘sentiment’ sull’India è in calo, per la prima volta dopo un anno.