Per trovare una soluzione, comunque temporanea, al problema abitativo del nucleo familiare sono state mobilitate diverse amministrazione pubbliche, dalla Prot. civile regionale, alla capitaneria di Porto e l’uff. Locamare di Terrasini, larga parte dei dipendenti dell’area Lavori Pubblici del Comune, dei Servizi Sociali, della Ragioneria e di diversi privati che hanno messo a disposizione gratuitamente uomini, mezzi e risorse indispensabili per dare un tetto, prima di Natale, alla famiglia Siragusa.
“Per risolvere il problema – dice l’ass. ai Serv. sociali Roberto Conigliaro – abbiamo lavorato con parsimonia e trovato ampia solidarietà della quale tutta Terrasini può andar fiera. Se da oggi i Siragusa hanno un luogo dove abitare è merito di tutti e dello spirito di collaborazione che si è venuto a creare tra soggetti pubblici e privati”.Le chiavi del modulo saranno consegnate alla famiglia alla presenza del Sindaco, del Comandante della Capitaneria di Porto, della locale stazione dei Carabinieri, dei rappresentanti regionali della Prot. Civile e di altre autorità. “Devo pubblicamente ringraziare – conclude l’ass. Conigliaro - oltre al Capoarea, LL.PP, Arch. Simone Di Trapani, il responsabile comunale della prot. civile, ing. Fabio Tuttolomondo, il caposervizio Giuseppe Macaluso e le maestranze che hanno realizzato le opere murarie, i componenti della Commissione consiliare competente e il suo presidente, Antonello Randazzo, che hanno condiviso con l’amministrazione la soluzione al problema, la Caritas di Terrasini, i proprietari del Tir e della Gru con i quali abbiamo effettuato il non semplice trasporto, la ditta che ha eseguito i lavori di ripristino del modulo e il pres della locale squadra di calcio che, sostanzialemente, lo ospita”. Pare opportuno precisare che fin dal momento in cui la famiglia Siragusa si è ritrovata senza un tetto, non è mai stata abbandonata a se stessa. In questi mesi, infatti, hanno trovato ospitalità presso i locali del Centro diurno ed è stato loro assicurato un pasto caldo al giorno, oltre all’assistenza che è stata loro data da singoli cittadini. Roberto Conigliaro
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