Un’autobomba è esplosa nella zona di Alamada, nei pressi di un posto di blocco lungo la strada tra Afgoye e Mogadiscio, a circa 30 chilometri dalla capitale, causando diverse vittime tra il personale della forza dell’Unione Africana in Somalia (Amisom). L’attentato è stato rivendicato dai miliziani Al Shabaab.
All’indomani dell’attentato rimane incerto il bilancio, in assenza di dichiarazioni da parte di fonti ufficiali e indipendenti.
L’unico dato a disposizione è quello comunicato da Abdiaziz Abu Musab, portavoce degli insorti, che ha annunciato la morte di sette persone, di cui “tre stranieri”.
In base alle prime ricostruzioni è stato un kamikaze al volante di una macchina carica di esplosivo a lanciarsi contro il convoglio di caschi verdi, facendo deflagrare i veicoli.
“I militanti legati ad Al Qaida hanno perso terreno, quindi stanno attuando attacchi disperati” ha dichiarato Omar Adan, comandante delle forze armate somale, minimizzando l’attentato-suicida di ieri, ultimo di una lunga serie che ha già colpito obiettivi strategici a Mogadiscio dall’inizio dell’anno.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
In alto famiglie musulmane in tranquilla conversazione all'ora di pranzo (foto di Francesco Bernardi)