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Moliére in bicicletta di P. Le Guay: “ironica commedia della vita”

Creato il 15 dicembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

“Quando il cinema riscopre la commedia teatrale”

A viaggiare in bicicletta è il cinema di Philippe Le Guay riscoprendo Moliére, (il grande commediografo) attraverso una delle sue più grandi  rappresentazioni teatrali della commedia “Il Misantropo”. P. Le Guay dopo aver ottenuto ottimi consensi dalla critica e dal pubblico con “Le donne del 6° piano”,  sembra guardare oltre proponendo al grande cinema una commedia raffinata e leggera con un’ironia tipicamente francese e di grande efficacia, tanto da raccogliere grandi consensi dalla critica e dal pubblico, basti pensare che attualmente “Moliére in bicicletta”, dal titolo originale “Alceste à bicyclette”, è risultato campione d’incasso al box office in Francia, totalizzando un milione e mezzo di spettatori, un film teatrale che diverte e dà motivo di riflessione sull’ esistenza e l’amicizia, non stancando mai.

Il regista si avvale di tre personaggi coprotagonisti: Fabrice Luchini, Lambert Wilson e Maya Sansa; attori di provata esperienza internazionale che reggono l’intero recitato del film in modo magistrale, in un continuo crescendo scena dopo scena. “Molière in bicicletta” è nato e ha preso forma quasi interamente  in una location di un interno d’appartamento rurale, alternato con alcune riprese esterne su ampi prati aperti dove ritroviamo la vera protagonista, la bicicletta, essere il fulcro per i tre interpreti. Serge (Fabrice Luchini), ha lasciato da circa sei anni la carriera d’attore, dalla quale ha subito cocenti delusioni, e si è ritirato in una casetta rurale sull’Ile de Ré dove trascorre le sue giornate a dipingere nudi femminili. Gauthier ormai deluso e stanco del suo lavoro d’attore di fiction televisive, (anche se gratificato dal successo per la popolarità ottenuta) ritrova interesse e attrazione per il teatro ispirato a Moliére.      Francesca (Maya Sansa),  una ragazza italiana delusa e affranta da un legame affettivo fallimentare.

Molière in bicicletta

Molière in bicicletta – Foto promozionale

Ad interrompere l’eremitaggio  di Serge ci pensa il vecchio amico e collega  Gauthier (Lambert Wilson, che ricordiamo nel ruolo del Merovingio nel sequel di “Matrix”)   che proverà a  risvegliare il suo interesse per la commedia dell’arte teatrale proponendogli il ruolo di Filinte in una rappresentazione de “Il Misantropo” di Moliére, motivando la sua decisione nel prendersi una pausa dalla relazione con la sua fidanzata.  Sin dal primo incontro si ritrova ostacolato dallo stesso amico che si rifiuta di interpretare il ruolo di Filinte troppo stretto per lui pienamente convinto di essere l’unico ed insostituibile nell’interpretare il ruolo di Alceste (Moliére), un personaggio solitario a lui molto simile.  I due amici, tra svariati litigi  per opposti punti di vista, decidono in modo unanime di alternarsi nel ruolo del protagonista; la ricerca del ruolo femminile di Cèlimene,  la seduttrice amante di Alceste  determinante per la realizzazione della commedia, li porta sulle tracce dell’avvenente e giovane Francesca che avrà modo di rivalutarsi nei riguardi di Serge e Gauthier divenendo per loro un vero collante attraverso momenti trascorsi in allegria tra false illusioni e continue gelosie, giungendo ad un finale sorprendente, che darà modo di capire  chi meglio poteva interpretare tra i due in modo naturale il personaggio più importante di tutta la commedia francese,  Alceste (Moliére).

L’intera vicenda narrata si snoda attraverso tre realtà diverse interpretate da tre incomparabili protagonisti “Lambert Wilson, Fabrice Luchini e Maya Sansa” ognuno perso nel suo mondo, in una continua  ricerca di se stessi, tra dubbi, certezze e fughe dalla propria esistenza. Sarà l’incontro/scontro tra i tre attraverso litigi, serate ammiccanti e allegre pedalate in bicicletta a mettere in luce le loro debolezze nel rapportarsi agli altri, ma anche la loro voglia di mettersi in gioco nel realizzare ciò che maggiormente avevano desiderato da sempre, cioè essere protagonisti di una delle più grandi commedie teatrali “Il Misantropo” di Moliére. Tutto si svolge in un piccolo borgo francese dove ognuno resterà protagonista di se stesso.

Il film presentato in anteprima al “31° Torino film festival” nel 2013 ha ottenuto ottimi consensi e una buona critica. Una colta e ironica rilettura del “Il Misantropo” di Moliére,  divario tra verità  e indulgenza, approderà nelle sale italiane il 12 Dicembre.

di Antonio Gentile per Oggialcinema.net

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