Molise : una regione che ha ricevuto milioni di euro per il terremoto anche dove questo non aveva fatto danni.

“Il terremoto è un’occasione” disse con allarmante sincerità il sindaco di Guardialfiera , un borgo in provincia di Campobasso. L’occasione fa un uomo ladro. E Guardialfiera , con i suoi 1140 abitanti, è il punto geografico dove l’economia della catastrofe si fa segmento avanzato , nel posto in cui il denaro genera ricchezza e subito si converte in un’opportunità. Il 31 ottobre del 2002 anche questo Comune si sentì chiamato in causa dal terremoto. E si presentò all’incasso : ebbe prefabbricati senza l’ombra di terremotati , danni senza lesioni, ruspe senza casa da abbattere.

Se fosse possibile fare un hit parade degli sprechi italiani , il posto d’onore andrebbe di sicuro all’organizzazione tanto rapace quanto inefficiente del processo di ricostruzione dei borghi molisani. Spendere 800 milioni per saturare le ferite , alcune davvero lievi , di nove paesini , in tutto meno di 20000 abitanti , risulta uno spreco insuperabile. Spenderli avvertendo nove anni dopo la scossa che servirebbero altri 3 miliardi e 157 milioni di euro per proclamare chiusa l’emergenza e completata la ricostruzione , rappresenta uno sforzo creativo sconosciuto alla storia.

Merito , si fa per dire, della capacità di Iorio, un pacioso medico che da più di un anno governa la regione Molise. Tutta la sua famiglia è medico. Sorella, fratelli , cognati. In una sola Asl , il governatore accatasta tutto l’albero genealogico. Il Molise, per chi non lo sapesse, ha il più alto numero di dirigenti , ed è di sicuro la più indebitata per via dei costi della sanità.

Nove anni fa cadde la scuola di San Giuliano di Puglia. Morirono 27 bambini e un insegnante. Ci fu un grande spettacolo televisivo. La compassione fece portare in questo borgo di 1108 abitanti 240 milioni di euro. Circa 240 mila euro a testa. Al paese è stata ricostruita una scuola da 14 milioni di euro.

I soldi arrivati in Molise , pensate che in Irpinia morirono 2914 persone e in Abruzzo 308) sono state massicce. Il costo pro-capite di un senzatetto è stato pari a 27027 euro circa 4000 euro di più di ciò che si è speso a L’Aquila, oltre 19 mila euro in più di quanto è costata in Irpinia, e 22 mila euro in più rispetto al sisma dell’Umbria.

La capacità moltiplicatrice dello spreco ha prodotto risultati in pochi anni. Il terremoto in pochi anni si è allargato. Da 9 siamo arrivati a 93 centri danneggiati. Iorio ha goduto di appoggi larghi e atipici. Berlusconi, leader del suo partito, gli ha promesso ogni risorsa , Di Pietro il molisano ha sempre agevolato. Iorio il commissario straordinario che redigeva articoli , promuoveva baracche a case, case a palazzi , viottoli a strade. Ogni anno una manciata di euro che entrava.