Magazine Diario personale

Molto vero. Riflessione: l’ispirazione non è che il 5% del...

Da Weirde
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Molto vero.

Riflessione: l’ispirazione non è che il 5% del lavoro che precede un libro. Questa è la pura verità. Serve, ma non è che l’inizio, e non crediate che lo scrittore si sieda alla scrivania preda della musa ispiratrice e scriva di getto…..il più delle volte si siede si blocca, fissa il soffitto, trova scuse per alzarsi dalla sedia e si arrovella il cervello per scrivere tre frasi in croce.
Questa è la triste verità.
L’ispirazione esiste ma è una brutta bestia che arriva sempre nei momenti sbagliati. Per me arriva sempre quando sono già super impegnata in altri libri. Sempre. Sto arrancando per revisionare e scrivere due romanzi già iniziati ed ecco che una notte (a me arriva sempre di notte) arriva l’ispirazione per una storia. E’ vivida è lì, nomi storia tutto, mi sveglio di soprassalto. Ripenso ragiono, ma non ho certo voglia di alzarmi e mettermi al computer mica sono lucida. Mi riaddormento. Al mattino l’idea frulla in testa ma è più confusa, i nomi che sembravano perfetti sono scomparsi dalla memoria, non restano che pallidi simulacri che ora paiono ridicoli. Mi siedo al computer e ci metto cinque ore solo per i primi due paragrafi ponderando ogni frase. Ho in mano l’idea ma metterla su carta è tutt’altra cosa.
Al pomeriggio proseguo dopo ore di riflessione arrivo a un dialogo cruciale ed ecco che i personaggi prendono il sopravvento su di me e si dilungano in un dialogo troppo lungo…. arriva sera ho ripreso le briglia del dialogo, ma ora la storia deve crescere e l’ispirazione si è prosciugata.
Accidenti a lei
Una giornata intera e ho solo scritto 4 pagine

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