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Momenti di viaggio a londra e nel south east england

Creato il 30 settembre 2010 da Autoridiviaggio
24 marzo 2009Royal Albert Hall, City of Westminster, Londra, Uk

MOMENTI DI VIAGGIO A LONDRA E NEL SOUTH EAST ENGLAND

L'interno della Hall

Ore 19: fuori, nelle umide strade di South Kensington c'è un vento gelido, almeno per uno come me abituato al tiepido clima delle terre mediterranee; dentro, io riparato in una calda e accogliente sala del Cafè Consort mentre sorseggio un earl grey green tea e assaporo un blackberry muffin, trepidante, nell'attesa di udire, a breve, le suadenti note del pianoforte di Antony e dei musicisti che lo accompagneranno, The Johnsons, che si esibiranno per un evento a sfondo benefico all'interno dello splendido anfiteatro di Kensington Gore. Sopraggiungono le 20, si aprono le porte, prendo posto nel settore O degli Stalls di fianco al palco; il concerto ha inizio.

Giorni seguenti...
BFI, Lambeth, Londra, UkE' mattina presto, attendo l'apertura della mediateca del British Film Insitute rilassandomi su un sofà posto a ridosso di una scala nell'ampio salone principale dell'«istituto». Entro nello store, acquisto il dvd in lingua originale della primissima trasposizione cinematografica di Oliver Twist, datato 1948.Successivamente, la visita alla silenziosissima mediateca mi riserverà piacevoli sorprese, quali: la visione di alcuni filmati dei primi del '900 sulla nascita del «football» (il nostro calcio, mia grande passione), da non confondere minimamente con quello americano a palla ovale (rischio: la rovina della propria reputazione in terra britannica), e l'assenza assoluta di turisti; il chè fà del luogo una meta quasi spirituale da quando si è soliti essere immersi nella, spesso spiacevole, baraonda londinese.Borough Market, Southwark, Londra, Uk

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Borough Market

Sarei stato molto lieto di incontrare il giovane cuoco Jamie Oliver alle prese con una puntata all'aperto del suo programma televisivo di ricette oppure il famoso chef Gordon Ramsey a caccia di selvaggina fresca per il suo ristorante di Chelsea o ancora Anthony Bourdain «bighellonare» tra una zuppa di pesce e un pasticcio di carne di maiale; ma così purtroppo non è stato. Mi consolo girovagando tra gli oltre cento banchetti di gastronomia e di frutta e verdura, alla ricerca di qualche pasto succulento; opto per un sandwich con arrosto di maiale, rafano e salsa di mela da Roast to go, versione take away ed informale del più famoso e glamour Roast Restaurant posto al piano rialzato. Trascorrere la mattinata in un mercato alimentare (forse di tendenza), ma situato in un quartiere popolare della capitale, è per me un modo, forse inusitato, di entrare in contatto con le realtà del luogo e di assistere ad un mero spettacolo all'aperto: cockneys che gridano da dietro i banchi di macelleria, vecchiette che implorano uno sconto per un chilo di pomodori pachino o una verza, “solitari” turisti italiani che cercano una spiegazione al perchè un tale poco fascinoso mercato ortofrutticolo sia incluso sulla loro nuova guida lonely planet.Barbican Centre, Silk Street, Londra, Uk

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Barbican - Giardino interno

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Una sala espositiva del Barbican

Sono circondato da pareti sulle quali vi sono luci e immagini di una giungla proiettate in modo da risultare al visitatore una dimensione surreale, anzi molto vicina al reale, in questa stanza sovrastata da altoparlanti dai quali fuoriescono i suoni della natura: lo scroscio di una cascata, il cinguettio degli uccelli, lo sciabordare del vento. Credevo di essere entrato in un dei più prestigiosi centri delle arti d'Europa, ma sento di essere altrove, forse all'interno di una foresta nei dintorni di Giacarta. Ho la conferma di questa mia impressione giungendo nei piani alti del Barbican Centre, precisamente nella garden room dove sono avvinghiato da rampicanti e piante di ogni genere. E' straordinario osservare nella hall d'ingresso l'immensa massa dei fruitori delle varie forme di cultura lì, magistralmente, rappresentate. File di anziani in attesa di assistere ad un concerto di musica classica, teenagers ed adulti in file, perfettamente simmetriche ed ordinate, trepidanti per assistere ad un film d'essai o a una prima visione, mamme con al seguito bambini che aspettano in una saletta di ammirare aitanti ballerini esibirsi in danze e coreografie di danza classica o sperimentale.Strada Restaurant, Sun Street, Canterbury, Kent, Uk

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Il garlic bread (focaccia all'aglio)

Chi l'avrebbe mai detto. Questa piccola cittadina medievale, caratterizzata da una storia millenaria, da pregevolissime opere architettoniche (vedi gli edifici di culto: la Cattedrale, l'Abbazia di Sant'Agostino e la Chiesa di San Martino, facenti parte del patrimonio mondiale dell'umanità Unesco) ed invasa da un turismo di tipologia prettamente culturale e religiosa, ci offre lo spunto per iniziare a parlare di specialità gastronomiche, certamente non autoctone, in territorio d'oltremanica. Il nome di questa catena di ristoranti, sparsi quasi ovunque nel Regno Unito, ha poco a che vedere con le ideologie conservatrici di Her Majesty The Queen, soprattutto in quanto a piatti serviti. Pasta e pizza. Il quale ultimo alimento risulta di rara prelibatezza. Solitamente non amo alcun tipo di franchising ristorativo, né tantomeno ristoranti italiani all'estero, ma l'impasto di quella pizza merita «il brevetto».«Londoners' Bay», Whitstable, Kent, Uk

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Tabellone al porticciolo

Se qualcuno mi chiedesse: cosa ti piace di più di Whitstable ? Potrei agevolmente rispondere: «amo le deliziose ostriche e le zuppe di pesce preparate nelle osterie del posto» oppure «impazzisco per i colori vivaci delle casette unifamiliari situate sul lungo mare a ridosso delle dune miste di sabbia e pietre» o ancora «mi piace la cordialità dei suoi abitanti, nonostante siano schiacciati dalle folle di turisti d'estate ed isolati durante tutto l'inverno»; ma no, in realtà la mia risposta sarebbe una e una sola: «stare seduto al tramonto sui muretti delle villette di Sea Wall in una giornata di inizio primavera con lo sguardo fisso al mare, sorseggiando una tazza calda di green tea, ascoltando il rumore del mare con il vento in faccia, e poi raccogliere, magari, fossili marini di qualsivoglia natura, essendone le sue spiagge ricchissime».Autore: Marco Toscano

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