Ecco il nostro pagellone della finale del Mondiale 2014 che ha visto trionfare la Germania di Joachim Low:
Voto 0 al retropassaggio killer di Kroos al ’20 del primo tempo che mette Higuain a tu per tu con Neuer. Il centrocampista tedesco gioca una partita sottotono e lontana dalle prestazioni dei precedenti incontri.
Voto 1 all’erroraccio di Higuain che, a pochi passi dal portierone tedesco, manca l’appuntamento col gol, strozzando un tiro che poteva facilmente significare il vantaggio per i sudamericani.
Voto 2 a Sabella ed al cambio di Lavezzi all’intervallo fra il primo ed il secondo tempo. Il Pocho era stato il migliore in campo fino a quel momento, in grado di spezzare i delicati equilibri della difesa tedesca con le sue accelerazioni. Il ct dell’Albiceleste gli preferisce, invece, la brutta copia del Kun Aguero.
Voto 3 al campione mancato Leo Messi. La stella che doveva ripercorrere le orme di Maradona non ha brillato e si è spenta nella partita più importante della vita. Sabella gli costruisce attorno il “suo” modulo nel secondo tempo, ma la Pulce passeggia per il campo alla ricerca della giocata che non arriva. La punizione al termine della partita è, probabilmente, la sintesi di questa sua finale. Il calcio è cambiato, i tempi sono cambiati ma il paragone non può reggere: Diego vinse il mondiale dell’ ’86 contro il Kaiser Franz in solitaria e circondato di soli gregari.
Voto 4 a Lucas Biglia ed Enzo Perez. Avevano il compito di costruire il gioco ed assistere le stelle lì davanti, in fase di contenimento se la cavano ma dai loro piedi non parte nessuna azione importante. Tecnicamente imbarazzanti.
Voto 5 all’impalpabile Mesut Ozil. Gara insufficiente ed un Mondiale mediocre per un campione che dovrebbe fare sempre la differenza.
Voto 6 alla difesa Argentina. I due centrali avrebbero meritato molto di più, ma è un delitto perdersi Goetze in area di rigore a pochi minuti dal termine del secondo tempo supplementare. Ottima la prova di Rojo, tanta corsa ed un buon sinistro.
Voto 7 a Neuer, guanto d’oro dei Mondiali ed uno dei migliori portieri in circolazione. Copre bene la porta sul pallonetto di Palacio e dà sicurezza alla retroguardia tedesca per tutti i 120 minuti.
Voto 8 a Mascherano, l’anima dell’Albiceleste. Il centrocampista argentino lotta su ogni pallone ed è l’ultimo ad arrendersi alla sconfitta, l’uomo in più che può fare la differenza in fase di contenimento. Voto 8 anche a Bastian Shweinsteiger: il centrocampista del Bayern Monaco mette in campo la sua esperienza e centra l’obiettivo dopo due terzi posti consecutivi ai Mondiali.
Voto 9 alla solida difesa tedesca. Hummels e Boateng si fanno scappare Messi solo in paio di occasioni, ma coprono bene sulle poche iniziative dell’Albiceleste.
Voto 10 al gol di Goetze. Per quello che ha fatto vedere durante questo Mondiale e nella finale, il trequartista ex Dortmund non meriterebbe un simile giudizio, ma la provvidenza (o Schurrle) lo premia e il 22enne regala alla Germania il gol che vale la vittoria del Mondiale nella “patria” del Calcio.