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Io di sport me ne intendo poco, però scommetto che tra voi c’è un tifoso incallito che non si perde neppure una partita; un estimatore dei tempi andati che rammenta con nostalgia le partite passate; oppure un critico occasionale, che si incazza davanti alla tv per un rigore sbagliato tenendo una birra in mano in compagnia degli amici più stretti. In tutta onestà, temo di appartenere a quel gruppo di persone che rivive lo spirito patriottico sportivo solo in vista dei Mondiali di calcio. Ma qui non si parla di me, ma di chi ama lo sport così intensamente da voler saperne sempre di più, trovando irrinunciabile il piacere di sentirsi sempre aggiornato.
Il calcio è sempre stato uno sport seguito e anche molto criticato. Negli ultimi anni è diventato uno sport chiave, conquistando una fetta di spazio tutta sua all’interno dei telegiornali diventando il padrone indiscusso del regno dello sport. Giocato, vissuto, bramato, insultato, e perchè no, anche raccontato. Per ogni sport il proprio libro, direbbe qualcuno. Sono numerosi infatti i libri che affrontano il tema calcistico, e in continuo aumento. Ex calciatori che si raccontano, tifosi desiderosi di dire la propria, giornalisti sportivi arricchiscono il mondo calcistico con le proprie storie o con le storie altrui, e noi oggi vogliamo ricordare qualche titolo.
In vista della recente inaugurazione dei Mondiali di calcio 2014 ecco un po’ di titoli che potrebbero rinfrescarvi la memoria, o arricchire il vostro bagaglio culturale:
1) 11 contro 11 Le storie più belle e più brutte della storia dei Mondiali. Come le squadre, si confrontano due autori, Luca Caioli e Cyril Collot, che si sono divisi a metà il volume pubblicato da ultra sport: Belle storie, ovvero 11 eroi senza tempo le cui gesta si tramandano di Mondiale in Mondiale, contro Il lato oscuro, gli altri 11, quegli eroi “cattivi”, quei gol frutto di gesti meschini e quelle serate che si trasformano in tragedia. Insomma, una partita tra buoni e cattivi, per mostrare, come in tutte le più belle favole, che le due facce viaggiano sempre insieme.
3) Vendetta ai Mondiali. Il ritorno del commissario Attila. Paolo Foschi, giornalista del Corriere della Sera, ha creato un personaggio, il Commissario Attila, punto fermo nei suoi gialli. Che ora si tuffa in un’avventura nel futuro prossimo: siamo in Brasile, durante i Mondiali, quando un’autobomba uccide il centravanti e capitano degli azzurri… Tra fiction e cronaca, pubblicato da e/o.
4) Un giorno triste così felice. Un libro denso e molto poetico quello di Lorenzo Iervolino che racconta del futebol brasiliano, ricostruendo la voce di Sócrates, “un uomo dal cuore grande come una sala da ballo”, attraverso i luoghi in cui ha vissuto e le persone che ha amato. Una sorta di reportage narrativo alla scoperta di un campione che amava la birra quanto la conoscenza ma odiava ogni forma di gerarchia.
5) Da Antognoni a Zico. I più grandi numeri 10 della storia del calcio. Per chi ha bisogno di fare un ripasso, è il libro giusto: da Maradona a Pelè, da Zico fino a Totti, Del Piero e Matthaus, storie, sogni e vita sportiva dei più grandi giocatori. Ci sono i numeri 10 che in realtà portavano il 7 o il 14 o il 21, numeri 10 molto famosi e altri infinitamente meno. Perché il numero 10 è prima di tutto una categoria dello spirito. Giulio Perrone editore.
Fonte: Panorama