Francia-Honduras 3-0 (Benzema, aut. Valladares, Benzema rig.)
Svizzera-Ecuador 2-1 (Valencia, Mehmedi, Seferovic)
Troppo deboli il pur volenteroso Ecuador e l’ingenuo Honduras per impensierire le due europee.
Mentre però i rossocrociati faticano parecchio per avere ragione dei sudamericani, passati per primi in vantaggio con Valencia, riuscendo a spuntarla soltanto in pieno recupero col blitz di Seferovic, l’undici di Deschamps, pur avvantaggiato dagli errori avversari e dalla scelleratezza di Palacios, dimostra di avere una marcia in più ed essersi lasciato alle spalle le vergogne di Sudafrica 2010.
Due traverse e svariate occasioni da gol, con Grietzmann sugli scudi e un Benzema spolverato a lucido (doppietta e terzo gol procurato per lui) autorizzano a considerare i transalpini come una possibile sorpresa del torneo.
I primi dieci minuti degli honduregni, guidati da un interessante Najar, sono un fuoco di paglia, e quando il fumo si dirada sono i blu di Francia a far emergere l’evidente tasso tecnico.
Un ottimo portiere (Lloris), una difesa attenta, ma soprattutto un centrocampo piuttosto vario e completo, fitto di piedi buoni (Pogba, Grietzmann) e d’incontristi dal cervello fino (Cabaye, Matuidi): ecco l’argenteria svelata al Beira-Rio.
Le occasioni fioccano, anche se serve un rigore, procurato inutilmente dal dannoso Palacios (doppio giallo e out), per sbloccare la partita.
Dopo è sola discesa per i bleus che, pur privi di Ribery, hanno dimostrato di possedere buone frecce alternative al proprio arco.
Mehmedi e poi la letale ripartenza di Rodriguez – Seferovic consegnavano i preziosissimi tre punti alla squadra di Hitzfeld, che pur senza brillare si avvia anch’essa a conquistare la qualificazione.