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Mondiali di calcio: ecco perchè siamo tornati presto a casa! - "...per far sentire loro che non riusciranno a vincere"

Creato il 04 luglio 2014 da Giuseppe Avignone @gavignone

Adesso che i Mondiali entrano nel vivo con l’inizio dei quarti di finale, molti italiani sono delusi nel non poter assistere a partite che coinvolgano la nostra Nazionale. A parte la Spagna, logora dopo anni di trionfi e scarso ricambio, e l'Italia, consumata da un processo involutivo inesorabile, tutte le big mondiali si apprestano a giocarsi l’accesso alle semifinali con possibilità molto simili tra loro in quello che può, a detta di tutti, definirsi come il Mondiale più equilibrato della storia. Probabilmente ciò che ha tenuto fuori gli azzurri dalla fase delicata della competizione è la totale assenza di quello che in molti definiscono ‘spirito di squadra’ e una non spiccata identità nazionale. C’è chi, invece, ritiene che le cause principali siano da ricercare tra il valore della rosa scarsa, l’età troppo avanzata per molti e l’inesperienza per altri o la stanchezza legata ad un campionato lungo e logorante, ma allora come hanno potuto le altre squadre sopperire a tutto questo? E parlo soprattutto per quelle nazionali meno blasonate e con una qualità tecnica (leggermente) inferiore rispetto alle inarrivabili potenze calcistiche  Brasile ed Argentina. In Italia si parla tanto di 'senatori' – non quelli in Parlamento che fortunatamente sono in via di estinzione – che hanno tirato la “carretta” in questi anni, ma mai nessuno di loro ha provato a motivare i propri compagni di squadra come accade, invece, prima delle partite della altre nazionali, Colombia in primis.
Gustatevi questo video in lingua originale e capirete perché siamo tornati presto a casa:
Yepes (Colombia): "...para que se sientan que no pueden ganar" - "...per far sentire loro che non riusciranno a vincere":
http://youtu.be/aZe1B0eb-D4

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