Mondiali di calcio in Qatar 2022: continuano a morire operai a lavoro

Creato il 25 gennaio 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Le autorità parlano di una previsione di circa 4000 operai vittime di incidenti sul lavoro. Condizioni disumane, più di 14 ore di attività con temperature incredibili, malnutrizione ed ambienti “domestici” fuori da ogni immaginazione. Ma la Fifa come agisce?

Gli operai durante i lavori per i mondiali di calcio, Qatar 2022 (npr.org)

La pericolosità delle condizioni in cui lavorano gli operai immigrati nel settore delle costruzioni in Qatar per realizzare le infrastrutture necessarie alla Coppa del Mondo di Calcio 2022, sono state confermate dai dati ufficiali pubblicati dalle autorità, secondo i quali 185 operai nepalesi sono morti in incidenti sul lavoro nel solo 2013. Suscita, così, molta preoccupazione il trattamento dei lavoratori migranti in Qatar per la costruzione di tutti impianti sportivi progettati. Aumenta anche la pressione sulla posizione della Fifa che, per ora, sembra non essere ancora intervenuta per migliorare la situazione.

La International Trade Union Confederation (Ituc) ha stimato che prima del primo calcio d’inizio dei Mondiali potrebbero essere 4000 le vittime di incidenti sul lavoro in Qatar. Gli immigrati nepalesi sono solo uno dei diversi gruppi di lavoratori provenienti da paesi poveri per lavorare le ricco emirato, gli altri arrivano da India, Sri Lanka e Pakistan, per un totale di 2 milioni di operai.

Sempre secondo questi dati – riporta oggi il Guardian – il totale dei decessi solo fra i nepalesi è di 382 in soli due anni. Il Nepal è il paese che fornisce più operai di tutti ed è anche quello che fa registrare il maggior numero di vittime di incidenti sul lavoro. Almeno 36 di queste morti sono state registrate subito dopo il clamore mediatico mondiale che aveva suscitato lo scandalo del “Guardian”, nello scorso mese di settembre.

Le rivelazioni avevano costretto il presidente della Fifa, Sepp Blatter, a promettere che il mondo del calcio non avrebbe chiuso neanche un occhio sulla questione, a seguito di una tempestosa riunione del comitato esecutivo. Il Ministero qatariota del lavoro, che sta conducendo una revisione urgente sulla situazione degli operai, e Hassan al-Thawadi, l’amministratore delegato del comitato organizzatore della Coppa del Mondo, hanno affermato che i risultati saranno trattati con la massima serietà, giurando che il torneo non sarà permesso nel caso in cui fosse costruito “con il sangue degli innocenti”. Il rapporto si dovrebbe concludere nelle prossime settimane e vedremo allora cosa deciderà di fare la Fifa.


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