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In questa rovente estate, al centro dell’attenzione non c’è solo il calcio, sport amatissimo e molto popolare in tutto il mondo, ma anche il nuoto, con i Mondiali in corso, talvolta rimasto nel dimenticatoio e riscoperto grazie a qualche successo italiano. Non a caso, infatti, ora sulla bocca di tutti o, comunque, sulle prime pagine dei quotidiani sportivi c’è il nome di Gregorio Paltrinieri e della sua medaglia di bronzo, che cerca di farsi spazio tra le numerose notizie calcistiche.
Molti si aspettavano che fosse la solita Federica Pellegrini a portare in alto l’Italia – e in parte l’ha fatto con l’argento nei 200 sl – ma anche lui, il giovane nuotatore italiano classe ’94, è riuscito a prendersi parte della vetrina internazionale ai Campionati del mondo di Barcellona 2013, concludendo in terza posizione la gara dei 1500 stile libero, dietro al canadese Cochrane e al cinese Sun Yang.
Un ottimo traguardo per il ragazzo di Carpi, anche se, naturalmente, il suo sogno era poter stringere tra i denti la medaglia d’oro. Niente da fare, purtroppo, di fronte ai quei due imprendibili avversari che si sono contesi il primo posto sino alla fine, staccandolo di 4 secondi, il primo, e di 3 il secondo – 14:41:15 il tempo dell’asiatico, 14:42:48 quello del nordamericano –. Ciononostante, è un ottimo risultato dopo una stagione difficile e ricca di altri impegni, come l’esame di maturità e quelli per entrare in Polizia (tutti superati). Dunque, sicuramente, ha avuto meno tempo per allenarsi e meno km nelle gambe ma Greg, come viene chiamato da tutti, ha dato il massimo, rispondendo alle critiche ricevute con un bronzo da applausi.
Data grande prova di sé nelle competizioni giovanili – due bronzi, un argento e un oro –, Greg è “sbarcato” in un nuovo mondo, dove, col tempo, ha saputo farsi conoscere meglio e rispettare, racimolando un argento e tre ori: il più recente è quello ottenuto nei Mondiali di vasca corta di Istanbul nei 1500 m sl – assegnatogli solo in seguito alla squalifica per doping del vincitore della gara, il danese Mads Glæsner –; procedendo a ritroso, l’oro, sempre in vasca corta nei 1500 m sl, negli Europei di Chartres e, infine, prima del 5º posto nei Giochi olimpici di Londra 2012, l’oro nella stessa stessa specialità nei Campionati europei di Debrecen, conditi anche da un argento negli 800 m sl.
Quest’anno ha cominciato col mettersi alla prova a Barcellona. Risultato: un 6° posto negli 800 m sl e il bronzo nei 1500, la specialità che sembra portagli meglio.
Gregorio Paltrinieri è solo all’inizio di quella che si spera possa essere una rosea e brillante carriera. Oltretutto, avendo solo 18 anni – 19 tra un mese esatto –, ha tutto il tempo per migliorare oltre il bronzo e andare a pescare quei due “mostri” che, per ora, sono fuori portata. In ogni caso, il nuoto italiano si arricchisce di un nuovo fenomeno, una grande promessa già in parte sbocciata in questi Mondiali e destinata, col talento da vendere che ha, a portare molto in alto l’Italia del nuoto.
Articolo di Alessandro Liturri