Mondiali di volley femminili

Da Astonvilla
I mondiali di volley femminili sono giunti alle semifinali e l'Italia ne' e' rimasta fuori,al massimo puo' arrivare quinta.
Intanto bisogna dire che dal punto di vista del pubblico questi mondiali sono stati un vero e proprio flop,in Italia il mese scorso i mondiali maschili sono stati un successo di pubblico,palasport pieni e tifo da stadio mentre in Giappone gli spalti sono quasi sempre stati desolatamente vuoti.
L'Italia si e' presentata ai mondiali dopo un estate difficile,alcune rinuncie fra cui quella dell'Aguero che dopo aver ottenuto la cittadinanaza italiana,dopo aver disertato e tradito il proprio paese d'origine,Cuba,ha poi abbandonato anche la nazionale italiana.
La Cardullo e' stata operata alla caviglia un mese fa e la Piccinini e' arrivata acciaccata tanto che ha saltato le prime partite.
Il disasto che ci e' costato la semifinale e' stata la sconfitta con la Repubblice Ceca nella prima fase,vincevamo 2-0 e la vittoria era a un passo poi si e' spenta la luce e abbiamo inopinatamente perso la partita.
Il giorno dopo il Brasile ci ha travolti ma questo ci poteva stare.
Il fatto e' che nella seconda fase i risultati degli scontri diretti della prima fase te li porti dietro e cosi' siamo partiti gia' indietro in classifica.
Abbiamo poi sempre vinto,e' rientrata la Piccinini e abbiamo giocato anche bene,sconfiggendo le americane con un gran match ma a quel punto nell'ultima giornata bisognava davvero fare i conticini col bilancino del farmacista.
Il Brasile batte gli Usa 3-1 e noi affrontiamo Cuba,dobbiamo vincere 3-0 oppure 3-1 ma senza concedere piu' di 57 punti complessivi alle caraibiche altrimenti siamo fuori a favore delle americane che hanno un miglior quoziente punti.
In pratica perdendo in quel modo Cuba puo' eliminare le americane e mandare noi in semifinale.
Ma Cuba e' Cuba.
Cuba non e' in vendita.
Le caraibiche si sono presentate ai mondiali con una squadra giovanissima,17-20 anni,le guardavo ieri contro di noi e sembravano davvero una scolaresca in gita.
Mentre cantavano l’inno sembrava davvero di essere davanti a una secondaria.
Un paio di veterane sono state lasciate a casa pare non per motivi prettamente sportivi (si sussurra la Calderon) ma qui’ ci vorrebbe il mio amico Seba che,eventualmente,puo’ rispondermi anche altrove.
Nessuna esperienza internazionale e sopratutto un cambio di modulo epocale.,
La nazionale femminile cubana che ha dominato il proscenio per lustri ha sempre giocato,unica del lotto,con la doppia alzatrice in campo,mentre in questi mondiali hanno sperimentato un unica alzatrice,e' un cambio importantissimo che ti obbliga a cambiare completamente il modo di giocare.
Non e' stato un gran mondiale per loro ma hanno fatto esperienza che sicuramente tornera' utile.
Bellissimo vederle in campo,non stanno zitte un attimo,l’unico che riesce a mettere becco e’ il coach,un tipo tosto e vitale,ma sappiamo bene che se metti insieme 6 ragazzine cubane poi infilare in mezzo al loro chiacchiericcio una parola e’ un impresa.
Contro di noi hanno giocato per vincere dimostrando come la politica nulla abbia a che vedere con lo sport e che le beghe Cuba -Usa siano un problema di governi e non certo di popoli e questo noi che spesso siamo a Cuba lo sappiamo bene perche' coi cubani ci viviamo e ci...parliamo
Loro hanno giocato con entusiasmo e alle nostre e' sempre mancato quel quid che differenzia una buona squadra da una grande squadra.
Noi dobbiamo ora rinnovare le squadra mentre le cubane devono solo crescere sia di eta' che di esperienza.