Mondiali: disastro Moreno, flop Italia, Uruguay avanti

Creato il 25 giugno 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Eccoci arrivati all’ultima giornata della fase a gironi di questi Mondiali. Nonostante le vittime illustri già fuori dalla fase successiva, come Spagna e Inghilterra, lo spettacolo certamente non manca, soprattutto nel gruppo D dell’Italia: già, perchè gli Azzurri dovranno giocarsi il tutto e per tutto contro l’Uruguay di Cavani & Co a pari punti con la nostra Nazionale. Italia favorita, però, visti anche i due risultati utili di cui dispone per passare il turno.

Italia-Uruguay 0-1 (81′ Godin)

Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Darmian, Verratti, Pirlo, Marchisio, De Sciglio; Balotelli, Immobile. Ct: Prandelli.

Uruguay (4-4-2): Muslera; Caceres, Gimenez, Godin, A. Pereira; Lodeiro, Gonzalez, Arevalo Rios, Rodriguez; Cavani, Suarez. Ct. Tabarez.

L’Italia scende in campo a Natal con un 3-5-2 di emergenza. Contro l’Uruguay nella terza giornata del girone D, Balotelli e compagni si giocano il passaggio agli ottavi. Agli Azzurri di Prandelli basta un pareggio per qualificarsi: in caso di sconfitta, però, questi Mondiali per l’Italia sarebbero già finito.

La Nazionale affronta la Celeste per la decima volta nella sua storia. Il bilancio dei precedenti finora è di 2 successi azzurri, 4 pareggi e 3 sconfitte.

La tensione è sicuramente molto alta e i tanti milioni di italiani che hanno tifato davanti agli schermi hanno bisogno di una vittoria e tanto spettacolo per non far affiorare i tanti scheletri nell’armadio della partita col Costa Rica e precedenti.

Arbitra Moreno. Ovviamente non lo stesso di 12 anni fa, ma speriamo che quel cognome non sia una maledizione per la nostra squadra.

Nel corso del primo tempo, l’Italia si muove bene: ritmi bassi vero, ma ottimo possesso palla, pochissimi errori e Verratti e Pirlo che a centrocampo distribuiscono palloni come fossero noccioline. Tutto fa presagire che l’Italia abbia in mano la partita e che stia aspettando solamente il momento perfetto per infilare la difesa de La Celeste.

Il tempo scorre, ma gli Azzurri non si fanno mai vedere pericolosi davanti alla porta protetta da Muslera, anzi sono proprio gli avversari che in un paio di occasioni sfruttano bene un errore d’impostazione azzurro o un contropiede per presentarsi davanti a Buffon, protagonista di un’ottima doppia parata sull’offensiva uruguayana.

Gigi c’è e il primo tempo finisce 0-0.

È da notare anche come la partita sia molto maschia: molti contrasti duri e nessuno si fa pregar due volte sul mettere la gamba, soprattutto da parte dei sudamericani che si rendono protagonisti di almeno un paio di entrate piuttosto ruvide su Pirlo.

Quando le squadre rientrano in campo manca Balotelli sostituito da Parolo: Super Mario, ammonito nel primo tempo e, dunque, diffidato, è parso davvero sotto tono, toccando pochissimi palloni. Prandelli preferisce tenerlo in panchina con la speranza di poterlo schierare agli ottavi.

Per La Celeste nessun cambio. La partita recita lo stesso copione del primo tempo: possesso di palla azzurro che, però, è sterile e non porta a risultati.

Il match prosegue a ritmi bassi e con l’Italia che gestisce il gioco fino al 59′ quando Marchisio, a causa di un controllo sbagliato, si scontra con Rios, facendo fallo. Il suo intervento, nonostante sia palesemente in ritardo, non dà segni di volontarietà o di cattiveria, anche se un po’ ruvido, ma l’arbitro inspiegabilmente espelle il centrocampista scuola Juventus.

Tutti protestano e lo stesso Buffon arriva correndo dalla porta per far valere la fascia da capitano, ma non esistono ragioni per l’arbitro che costringe Marchisio a lasciare il campo.

Ora la partita si complica inevitabilmente per i nostri che devono lasciare campo agli avversari e barricarsi in difesa.

Nel corso della partita, l’Uruguay ha un’occasione splendida con Suarez, murata da Buffon, il migliore in campo insieme a Verratti.

Prandelli opera due sostituzioni forzate a causa dei crampi, ma, forse, assurde, se si volevano almeno sfruttare i contropiedi lasciatici dagli avversari: Cassano per Immobile, un’ombra di quello visto in campionato, e Motta per Verratti.

Poco più tardi, altro brutto episodio tra Suarez e Chiellini, ma questa volta non visto da Moreno: l’attaccante del Liverpool ci ricorda perchè è chiamato “Il Cannibale” mordendo la spalla del nostro difensore. A nulla serve mostrare i segni all’arbitro, ma speriamo che la prova tv faccia chiarezza sull’accaduto.

La Celeste continua a pressare e, su calcio d’angolo, il difensore Godin segna di testa. 1-0 per l’Uruguay che vede aprirsi la porta degli ottavi. Troppe incertezze su questo calcio piazzato da parte della nostra difesa che ha lasciato saltare solo il miglior colpitore di testa uruguayano. Siamo al 81’ e, nonostante gli ultimi sforzi dei nostri che si riversano in attacco, il pareggio non arriva.

Per la seconda volta dopo Berlino, l’Italia è fuori ancor prima degli ottavi. Grande rammarico sulle tribune e in tutto il Paese.

La rabbia è tanta: l’arbitro, gli avversari e i nostri giocatori stessi si accusano pesantemente. Nella conferenza post-partita, arrivano le dimissioni del Presidente Abete e del CT Prandelli, tutt’altro che inaspettate, vista la pessima gestione pre-mondiali e del girone da parte del CT che sbaglia troppo, se non tutto. La colpa, però, è anche dei giocatori e non per forza dei più “anziani”: è questo il messaggio di Buffon che scarica molte delle responsabilità su quei giovani da cui ci si aspettava molto, ma che hanno deluso una nazione intera, primo fra tutti Balotelli.

Merito comunque agli avversari che hanno interpretato alla grande la partita, conquistando gli ottavi di finale.

Costa Rica-Inghilterra 0-0

Costa Rica (5-3-2): Navas; Gamboa, Duarte, Gonzalez, Miller, Diaz; Ruiz, Tejeda, Borges; Brenes, Campbell. Ct: Pinto.

Inghilterra (4-2-3-1): Foster; Jones, Smalling, Cahill, Shaw; Lampard, Wilshere; Milner, Barkley, Lallana; Sturridge. Ct. Hodgson.

Il match tra Costa Rica, già qualificata, e l’Inghilterra, già eliminata, termina con uno scontatissimo 0-0.

Squadre che, non avendo più nulla da chiedere a questi Mondiali, da una parte risparmiano le forze, dall’altra si rassegnano e pensano già a dove fare le vacanze.

Alla fine, per il Costa Rica è un risultato storico: ben sette punti nel girone e qualificata agli ottavi di finale.

Mondiali, classifica girone D:

Costa Rica 7

Uruguay 7

Italia 3

Inghilterra 1


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