Mondiali: figuraccia Brasile e Germania inarrestabile

Creato il 09 luglio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

È tempo di semifinale per i Mondiali di Brasile 2014, quella tra Brasile Germania. I verdeoro, orfani dell’infortunato Neymar e dello squalificatoThiago Silva, si affidano ancora a Fred come terminale d’attacco. Al posto dell’asso del Barcellona c’è a sorpresa Bernard e nonWillian

In difesa confermato Maicon al posto di Dani Alves, a centrocampo Fernandinho ha preso il posto di Paulinho

Nella Germania confermata come unica punta Klose, ancora panchina sia per Schürrle che per Götze, come falso nueve. A centrocampo ci sono Khedira Schweinsteiger, con Lahm che continuerà a giocare nel suo ruolo naturale di terzino.

Brasile-Germania 1-7 (11′ Müller, 23′ Klose, 24′-26′ Kroos, 29′ Khedira, 69′-79′ Schürrle; 90′ Oscar)

Brasile (4-2-3-1): Julio Cesar, Maicon, David Luiz, Dante, Marcelo, Fernandinho, Luiz Gustavo, Bernard, Hulk, Oscar, FredAllenatore: Scolari

Germania (4-2-3-1): Neuer, Höwedes, Hummels, Boateng, Lahm, Khedira, Schweinsteiger, Özil, Kroos, Müller, Klose. Allenatore: Löw

Ci troviamo a commentare la prima semifinale tra Brasile e Germania allo Estadio Mineirão, che è iniziata alle 17 ora locale. Arbitra il tanto discusso Moreno Rodriguez, discusso a causa del bruttissimo arbitraggio tenuto nei confronti dell’Italia nella partita contro l’Uruguay.

Fa caldo, ma sicuramente non saranno concessi i time-out, e dopo gli inni nazionali, l’arbitro fischia l’inizio del match.

Germania che ha sicuramente tra le sue fila il maggior numero di talenti e di norma sarebbe la favorita alla vittoria di questa partita, ma non bisogna sottovalutare un Brasile che vuole vincere a tutti i costi per raggiungere l’hexa, ovvero la sesta Coppa del Mondo, nonostante la bruttissima settimana appena trascorsa.

La partita resta in bilico per i primi dieci minuti, dove le due squadre si alternano nel possesso palla e cercano più di studiarsi che affondare davvero il colpo, fino a che la Germania non decide che deve cambiare passo: allora all’11′ Müller porta in vantaggio i suoi. Il Brasile sembra accusare il colpo sopratutto dietro, dove appaiono confusi e disorientati, quasi come se non sapessero più cosa fare e come giocare. Passano altri dieci minuti e accade l’impensabile: la Germania con Kroos, Khedira e Klose, che supera così con 16 goal Ronaldo nella classifica del miglior marcatore dei Mondiali di tutti i tempi, mette a segno un poker che fa calare il gelo allo stadio, in Brasile, ma diciamo pure in tutto il Mondo.

Difesa in bambola, sperduta. Sembra di veder giocare una squadra di oratorio talmente regna il caos tra le fila verdeoro.

Al 30′ siamo 5 a 0 per la Germania. Risultato storico che credo infranga parecchi record dell’albo d’oro dei Mondiali. La partita di per sé finisce : tutto quello che ci troveremo a dire ora, sarà solo il commento al defaticamento muscolare della squadra tedesca per il resto della partita.

Fortunatamente alla fine del primo tempo il risultato non cambia, sicuramente Scolari ne avrà un po da dire ai suoi, almeno per caricarli e dargli la forza di arrivare alla fine di questa partita.

Effettivamente al rientro in campo per il secondo tempo sembra che i Toiis, così si chiamano tra di loro i giocatori brasiliani, abbiamo recuperato un po’ di spirito e di lucidità. Infatti i verdeoro si lanciano all’attacco con tutte le forze che hanno, ma il risultato ricavato dei loro sforzi è davvero impietoso: il goal arriverà solo con Oscar al 90′, non prima di aver subito però la doppietta del neo entrato Schürrle al 69′ e al 79′, di cui il secondo goal è una magia incredibile.

Il Brasile, quindi, nonostante tenga la palla, non vede la porta: tutti i tiri che fa spesso sono fuori, o se sono in porta Neuer non deve affaticarsi per prenderli.

Vince una Germania trasformatasi in Panzer corazzato, che non ha dato ossigeno agli avversari nel primo tempo schiacciandoli come fossero formiche.

Al contrario, il Brasile rimedia la figura più brutta di tutta la sua storia, facendosi calpestare come fosse l’ultima delle squadre: nessuna reazione vera, niente orgoglio. Così, almeno noi italiani possiamo consolarci: la nostra figuraccia in questi Mondiali, grazie al Brasile, non verrà ricordata.