Il girone G è sicuramente uno dei più equilibrati degli otto gironi di questo Mondiale brasiliano 2014. Con la Germania come testa di serie e poi il Portogallo, gli USA ed il Ghana, si prospettano delle partite mai banali e ricche di sorprese. Ciò che contraddistingue la storia di questo quartetto di Nazionali è il fatto che non esiste un anello debole all’interno della catena, come andremo adesso a vedere con la seguente breve sintesi su come queste squadre arrivano ai più che ormai prossimi Mondiali.
GERMANIA
Marco Reus non volerà in Brasile insieme ai suoi compagni di squadra per una lacerazione parziale dei legamenti anteriori della caviglia sinistra (per queste e altre informazioni sui grandi assenti di questo mondiale clicca qui: http://retroonline.it/?p=40330). Questa è la recente notizia che sconvolge i piani di Joachim Loew. Anzi, a dire il vero, l’assenza dell’ala del Borussia Dortmund sarà sì molto triste, come afferma lo stesso CT della Nazionale tedesca, ma sulla carta ci sono almeno altri sei giocatori, del calibro di Podolski, Schürrle, Mario Gotze, Müller, Ozil, Draxler e Kroos che potranno sostituirlo. È proprio questa una delle maggiori forze della Germania: la rosa ampissima di calciatori di altissimo livello. Grazie ad un attacco sforna gol (6-1 il risultato dell’ultima amichevole vinta contro l’Armenia), un centrocampo esperto ed una difesa che forma un muro quasi invalicabile con i vari Hummels, Mertesacker, Boateng, Großkreutz, Hoewedes ed il capitano Philipp Lahm, questa squadra rientra di diritto nella top 5 delle squadre migliori di questo Mondiale. Il suo cammino sarà lungo e, a scanso di grandi sorprese, arriverà molto lontano nella competizione. Le premesse sono quelle di un calcio divertente e votato all’attacco, ispirato dalla fantasia dei giovani e talentuosi trequartisti, con la sicurezza dietro del portiere, così si dice, più forte al mondo (Neuer) e la grande condizione di una conoscenza del calcio italiano, Klose, che è pronto a confezionare parecchi gol.
PORTOGALLO
La storia di questa nazionale ai Mondiali è sempre stata piena di contraddizioni. Nonostante i grandi nomi a sua disposizione e gli eccezionali potenziali individuali, il Portogallo ha collezionato fin qui soltanto 6 qualificazioni al campionato mondiale, di cui ci ricordiamo un buon quarto posto nel 2006. Questa volta arrivare ai Mondiali per il Portogallo non è stato per niente semplice: infatti, terminato il girone di qualificazione al secondo posto dietro la Russia, la Nazionale portoghese ha dovuto disputare un playoff contro la Svezia, superandolo soprattutto grazie al suo gioiello, Cristiano Ronaldo. È’ proprio su CR7, vincitore della Champions League con il Real Madrid, che faranno affidamento i portoghesi. La rosa convocata dall’allenatore Gomes Bento presenta alcuni nomi conosciuti come Meireles, Coentrao, Moutinho ed altri, ma ciò che manca veramente a questa formazione è una punta in grado di garantire un numero di gol sufficienti per passare quantomeno il girone. La tradizione calcistica portoghese non ha mai regalato al calcio grandi attaccanti e la sensazione è che Hugo Almeida non sarà fonte di tranquillità per tutti i tifosi che vorranno assistere ad un sereno approdo del Portogallo agli ottavi.
USA
Parliamo ora di una nazionale che in questi anni sta sviluppando una cultura calcistica, qui mai realmente esistita, non indifferente. In uno stato che vanta i campionati più belli di basket, football americano, baseball, ora anche il calcio sta trovando il proprio spazio nel cuore di alcuni tifosi. Ciò che stupisce di più nella lista dei 23 convocati da Jurgen Klinsmann è il taglio del giocatore con più esperienza internazionale, cioè Landon Donovan. A quest’ultimo, l’allenatore della squadra a stelle e strisce preferisce il giovane Green, stella non ancora esplosa del Bayern Monaco, in linea con una politica di ringiovanimento rivoluzionaria. Non pochi sono gli statunitensi che militano in Europa, come il centrocampista Jermaine Jones del Besiktas, Jeoff Cameron dello Stoke City, Jozy Altidore del Sunderland, ma anche l’ex romanista Michael Bradley ora al Toronto FC. Il sogno di questa squadra è chiaro e non impossibile, ma la sfida con Germania e Portogallo sembra davvero proibitiva.
GHANA
Gli africani sono una nazionale composta da molti giocatori che militano in campionati europei. Il loro stile di gioco è piuttosto simile a quello che si osserva alle nostre latitudini. Il Ghana cerca di sopperire alla carenza tecnica che si certifica in alcuni giocatori, con una grande fisicità. Nei 23 convocati del CT Kwesi Appiah non ci sono grosse sorprese. Nell’elenco figurano quattro giocatori che militano nella nostra Serie A e che sono uomini di spicco per questa compagine: Kwadwo Asamoah (Juventus), Michael Essien (Milan), Sulley Muntari (Milan) e Agyemang-Badu (Udinese). Rientrano nella lista anche altri giocatori che hanno vissuto esperienze italiane: Kevin Prince Boateng (ex Milan ora allo Schalke 04), Jonathan Mensah (Udinese, ora nelle fila dell’Evian) e Asamoah Gyan (ex Udinese ora veste la maglia dell’Al-Ain). Quest’ultimo ha vestito la maglia del Modena in B e la sua Nazionale fa grande affidamento su di lui. Christian Atsu, ala sinistra 22enne del Porto, potrebbe essere una piacevole rivelazione.
Per il girone G, questi Mondiali inizieranno il 16 giugno col big match Germania-Portogallo e si chiuderanno il 26 con Portogallo-Ghana.